Lo scorso anno due poker pro americani di ritorno dal WSOP Circuit sono stati fermati con 100mila dollari in auto. La somma è stata prima sequestrata e poi restituita. Adesso però i due pretendono un ulteriore risarcimento da parte della polizia.
I siti americani riportano in questi giorni il seguito di una notizia che riguarda un fatto avvenuto dopo una tappa del WSOP Circuit 2013. In quella occasione, due poker pro statunitensi sono tornati in auto da con 100mila dollari infilati in una borsa nel bagagliaio. Loro si chiamano John Newmerzhycky e William ‘Bart’ Davis. La polizia dell’Iowa li ha fermati e dopo aver trovato anche del fumo ha deciso di sequestrare la somma ai due. La situazione in seguito è stata chiarita e ai pokeristi sono stati restituiti quasi tutti i soldi, ovvero 90mila dollari. La storia a quel punto sembrava finita lì, ma John e William sono tornati alla carica dopo più di un anno per ottenere un ulteriore risarcimento…
Newmerzhycky e Davis infatti sostengono di aver subito dei pesanti danni dopo quell’episodio. Davis a quanto pare non ha più partecipato a tornei live da quella volta. Newmerzhycky sostiene di aver sofferto talmente tanto da aver dovuto affrontare un infarto. In realtà le sue condizioni di salute non sono sembrate così gravi in questo lasso di tempo… Basta guardare il suo profilo su HendonMob per riscontrare una certa regolarità di risultati negli ultimi due anni. Questa estate ha anche piazzato la sua seconda bandierina alle World Series.
Fatto sta che i due si sono impuntati e contestano ora la dinamica del sequestro attuato dagli agenti. Secondo i pokeristi, sono stati fermati con una scusa e i soldi sono stati sequestrati illegalmente. Non c’è nessuna legge che vieta il trasporto di importanti somme di denaro. La polizia ha pubblicato il video dove viene ripreso tutto l’episodio e ovviamente si giustifica…
Secondo gli agenti, l’auto è stata fermata perchè era passata con il rosso ad un semaforo. I pokeristi stavano per essere lasciati liberi ma poi è stata ritrovata una quantità di fumo nell’auto. I due agenti si sono allora insospettiti e per sicurezza hanno proceduto al sequestro di tutta l’auto e del suo contenuto. Quando poi è stato accertato che i pokeristi non erano dei trafficanti, il maltolto è stato restituito.