La settimana scorsa è iniziato il processo a Darren Woods, poker player professionista accusato di multiaccount e collusion. Dopo essersi inizialmente dichiarato innocenti, ha ammesso le sue colpe ed ora rischia una pena fino a 10 anni di carcere.
La settimana scorsa è iniziato il processo a Darren Woods, poker player professionista accusato di multiaccount e collusion. Dopo essersi inizialmente dichiarato innocenti, ha ammesso le sue colpe ed ora rischia una pena fino a 10 anni di carcere.
La settimana scorsa è iniziato il processo a Darren Woods, poker player professionista accusato di multiaccount e collusion. Dopo essersi inizialmente dichiarato innocenti, ha ammesso le sue colpe ed ora rischia una pena fino a 10 anni di carcere.
A metà ottobre è cominciato a Sheffield il processo a Darren Woods, il poker pro inglese vincitore di un braccialetto WSOP nel 2011 e assiduo frequentatore ai tavoli high stakes di poker online con il nick di Doshcom.
Proprio il suo nick è venuto a galla dalla denuncia di un membro del forum “2+2”, nel quale viene indicato come giocatore scorretto, per aver commesso atti di collusion con altri nickname. A seguito di ciò sono scattate delle indagini che hanno accertato che anche gli altri account erano legati allo stesso Woods ed a suo padre, un imprenditore nel campo immobiliare.
Accertate le sue colpe, Darren è stato arrestato e portato a giudizio presso l’Alta Corte di Shaffield, davanti la quale si è inizialmente professato innocente. Poi però le cose hanno preso una brutta piega per lui ed il player inglese ha scelto di cambiare strategia, proclamandosi colpevole di nove dei tredici atti di imputazione a lui ascritti.
Ora il giudice dovrà pronunciarsi sulla sua pena con la possibilità concreta di essere incarcerato per un periodo anche piuttosto lungo. Si parla infatti di almeno 10 anni di detenzione.
Il verdetto è atteso per dicembre e intanto Darren ed il padre, che rischia al suo pari una pena detentiva pur avendo dichiarato di non aver partecipato direttamente alla truffa ma di aver solo prestato i documenti al figlio per fargli aprire nuovi conti gioco, sono in libertà su cauzione.
Ricordiamo che Woods, oltre ad essere detentore di un braccialetto WSOP, titolo che ha effettivamente vinto senza barare, è stato anche player sponsorizzato da 888poker. Poker room sulla quale ha attuato gran parte della sua truffa ai danni degli altri giocatori.