Rinviata per neve la decisione sul divieto al poker online negli USA
Il maltempo e la neve sono arrivati in soccorso, almeno per il momento, del poker online. Era prevista per ieri la discussione al Congresso USA per far diventare legge la proposta di vietare il gioco online. Rimandata alla settimana prossima per neve.
Il maltempo e la neve sono arrivati in soccorso, almeno per il momento, del poker online. Era prevista per ieri la discussione al Congresso USA per far diventare legge la proposta di vietare il gioco online. Rimandata alla settimana prossima per neve.
Una bufera di neve come non se ne vedeva tantissimo tempo. È stato il maltempo a vietare la riunione del Congresso a Washington, negli Stati Uniti, che nella giornata di ieri avrebbe dovuto discutere la proposta di legge che prevede la reintroduzione del divieto di giocare a poker online sul territorio americano.
La Restoration of America’Wire Act (RAWA) è stata presentata dal congressista repubblicano Jason Chaffetz dello Utah il mese scorso. Da allora la Poker Players Alliance sta combattendo la propria battaglia personale, attuata a colpi di twitter, per sensibilizzare la politica e l’opinione pubblica sui benefici che potrebbe portare la regolamentazione, e non il divieto, di quello che è considerato nel mondo intero quale gioco di abilità e non d’azzardo.
È il secondo tentativo, dopo quello poi fallito della senatrice Lindsey Graham della South Carolina, di tarpare le ali a quel mercato del poker online che negli Stati Uniti era diventato legale a distanza di anni dal Black Friday, la giornata che di fatto chiuse la porta in faccia alle principali poker room del mercato mondiale che operavano illegalmente sul mercato USA.
E mentre da un lato si parla della regolamentazione del poker online in nuovi stati membri dell’unione americana, come la California e la Pennsylvania, dall’altro si cerca di contrastare il fenomeno, giudicandolo come un male assoluto e senza tener conto dei ricchi introiti prospettati in termini di tasse per le casse dei singoli paesi.
Tutto rimandato quindi a martedì prossimo, tempo permettendo, visto che le previsioni non promettono granché di buono e che la neve ed il gelo potrebbero perdurare ancora per qualche giorno nella capitale degli Stati Uniti d’America.