Poker e Attualità, Theo Jorgensen: se vincessi alle WSOP dovrei dare il 65% al fisco

Theo Jorgensen è uno dei più noti ed apprezzati giocatori di poker europei. Di nazionalità danese, Theo è un giocatore della vecchia scuola che ha ottenuto diversi successi nei tornei di poker live per poi spostarsi al poker cash game.

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Theo Jorgensen è uno dei più noti ed apprezzati giocatori di poker europei. Di nazionalità danese, Theo è un giocatore della vecchia scuola che ha ottenuto diversi successi nei tornei di poker live per poi spostarsi al poker cash game.

 

 

 

In una recente intervista rilasciata ad un noto portale estero il player danese Theo Jorgensen parla a tutto tondo del poker live, della sua esperienza e degli appuntamenti prossimi che andrà ad affrontare.

 

Jorgensen è stato a lungo uno dei giocatori di poker live scandinavi più vincenti nei tornei multitavolo, ottenendo un titolo WPT a Parigi ed un braccialetto WSOP Europe. Poi però ha messo in secondo piano i tornei per dedicarsi al poker cash game, che gioca frequentemente ai limiti €50/€100 e €100/€200.

 

Parte della sua intervista è incentrata proprio sul suo rapporto con i tornei di poker live e sulle prossime WSOP, in partenza a fine mese a Las Vegas. Theo a quanto pare non parteciperà attivamente alle prossime Wolrd Series per una questione puramente fiscale.

 

Specifica infatti che se dovesse vincere alle WSOP dovrebbe cedere in tasse al governo danese il 65% di quanto incassato. Il poker infatti è considerato un gioco d’azzardo in Danimarca e l’imposizione fiscale sulle vincite al gioco è particolarmente alta.

 

Vedremo ancora Jorgensen alle WSOP?Il discorso poi si sposta sull’EPT di Copenhagen, cancellato dal palinsesto dell’European Poker Tour ormai da tre stagioni e che non dovrebbe far parte del carrozzone itinerante dei poker live nemmeno nella prossima. Il motivo è lo stesso che ha portato via l’EPT dall’Italia, cioè i limiti legislativi per il poker cash game.

 

Il problema secondo Jorgensen è che non c’è molta gente nel suo paese che giochi al poker cash game a limiti superiori al €5/€10. La politica di PokerStars per gli EPT è di portarlo dove c’è un gran movimento anche di cash game, in modo tale da proporre sempre un festival del poker ricco sotto ogni aspetto per attirare sempre più giocatori.

 

Finale sul suo contratto che lo lega a PokerStars ancora per tutto il 2015. Quindi per almeno i prossimi sette mesi non ci saranno sorprese per lui. A partire da gennaio 2016 si vedrà se il sodalizio sarà prolungato o meno. 

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