In una piccola video-intervista di 110 secondi per la BBC, il poker pro Donald Rae ha cercato di spiegare come si struttura una giornata tipo per un giocatore professionista.
In una piccola video-intervista di 110 secondi per la BBC, il poker pro Donald Rae ha cercato di spiegare come si struttura una giornata tipo per un giocatore professionista.
In una piccola video-intervista di 110 secondi per la BBC, il poker pro Donald Rae ha cercato di spiegare come si struttura una giornata tipo per un giocatore professionista.
L’intervista, pubblicata su Youtube lo scorso 22 agosto, nasce poiché un amico di Donald Rae, che lavora come produttore alla BBC, era in cerca di brevi contenuti video da piazzare sul web, come lo stesso poker pro racconta su un noto forum americano: “Parlare della mia vita da pro pensavo fosse interessante per gli utenti del web, così mi sono proposto, e quando mi hanno detto se ero disponibile, ho semplicemente detto si”.
Il video, girato a casa di Donald Rae, inizia con lo scozzese che dice: “In quello che faccio c’è molta varianza, in un mese posso guadagnare nulla, come fare 50mila”. Afferma poi di non avere mai avuto un lavoro e che in realtà, tecnicamente, è un disoccupato, ma che per vivere, lui e i suoi amici, giocano a poker.
Un lavoro non facile da intraprendere, spiega Donald Rae, dato che per portare a casa la pagnotta bisogna avere doti matematiche, tanta disciplina e autocontrollo, per quando le cose vanno ovviamente male (con la varianza non si scherza ndr).
Donald Rae, meglio conosciuto online con il nickname di ‘d7o1d1s0’, spiega poi come si struttura una giornata tipo di un poker pro: “Inizio a giocare a poker online intorno alle ore 8/9 di sera, per poi terminare verso le 3 del mattino, ma dipende dalle partite”. “Il momento migliore per giocare – continua – senza dubbio la sera e sopratutto nel weekend. Dunque non è facile avere una vita sociale”.
“Vivo con altri giocatori di poker perché questo ci aiuta nel gioco – spiega -, in quanto ci sopportiamo quando le cose vanno male. Inoltre se qualcuno di noi sta facendo veramente bene, può essere stimolante anche per gli altri”. Infine, rivela che oggi si cerca di ricorrere all’intelligenza artificiale per cercare nuove strategie vincenti nel poker, e che non raccomanderebbe a nessuno oggi di intraprendere tale carriera, “nemmeno io farei questo lavoro al giorno d’oggi”. Non a caso, conclude dicendo che nel prossimo futuro, fra cinque anni, non farà più il poker pro.
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