Dal 20 al 30 ottobre a Manchester si è tenuto il Festival delle Scienze (Manchester Science Festival), e nella giornata di sabato 22 ottobre si è parlato di poker nell’evento ‘The science of gambling with Guardian Live’ tenutosi al casinò di Watson Street.
A presentare l’evento lo psicologo, giocatore di poker occasionale, Paul Seager. Una conferenza-spettacolo dove si è parlato dell’arte del bluff. Gli studi di Seager dimostrano infatti quanto poco siamo bravi a cogliere i linguaggi che il corpo ci mostra.
Per Paul Seager il poker è molto di più di un semplice gioco d’azzardo, ma è un gioco dove l’attenzione conta molto. Riuscire a codificare i comportamenti verbali e non verbali dei nostri avversari al tavolo, quelli che chiamiamo tells, non è sempre facile. A sostegno degli studi fatti dal dottor Paul Seager, il matematico Katie Steckles.
Secondo Paul Seager, siamo tutti abituati a pensare che le persone siano oneste, ma tale convinzione viene meno quando c’è del denaro di mezzo. Quando in gioco c’è del denaro, rapidamente iniziamo a considerare che la persona ci stia ingannando.
Siamo sempre convinti che ci stiano bluffando e di conseguenza siamo portati a farlo anche noi stessi. Paul Seager spiega inoltre che discutere al tavolo, a differenza di quanto sostengono altre persone, non è la cosa migliore da fare per ricevere informazioni. Così facendo tendiamo a distrarci, perdendo così un sacco di tante altre informazioni, essenziali magari per la nostra vittoria finale.
Infine, secondo uno studio condotto dalla Global Deception Team, molti giocatori credono che persona bluffi se evita di guardarvi negli occhi, oppure se è molto agitato. In realtà per poter capire se qualcuno al tavolo sta bluffando, dovremmo innanzitutto osservare i nostri avversari quando si trovano in situazioni non di stress. Perché dobbiamo fare ciò quando non bluffano? Poiché solo così saremo in grado di cogliere i reali cambiamenti di quando stanno in bluff. Il giocatore ideale per Paul Seager è chi al tavolo parla poco e registra tutto quanto gli accade intorno. Se volete capire quando qualcuno è in bluff, dovete raccogliere più informazioni possibili al tavolo.