Il poker e la strategia Aggressiva! Perché è sempre preferibile esprimerla al tavolo da poker? è vero che per essere dei grandi giocatori bisogna esprimere un poker duro al fine di poter prendere valore degli spot in cui entriamo?
Come abbiamo visto nell’articolo precedente, uno dei problemi maggiori che affligge i giocatori deboli è quello di essere troppo passivi. Se però poco fa ci siamo occupati di capire come sfruttare al meglio la debolezza di questi avversari, ora proviamo a delineare i vantaggi insiti nell’essere un giocatore aggressivo. Facciamo però, a scanso di equivoci, una precisazione: essere aggressivi non significa giocare due carte qualsiasi fino a lasciarci tutto lo stack a furia di rilanci!
Il giocatore TAG va sano e lontano… lentamente
L’aggressività al tavolo dunque deve essere misurata, in prima battuta in base alla natura dei vostri avversari e, in seconda battuta dal momento del torneo che si sta giocando. In altre parole cercare di tenere sotto pressione i nostri avversari in modo consono non può che regalarci più padronanza al tavolo e renderci molto meno appetibili nel caso in cui si vogliano inseguire progetti. Acquisiremo così un enorme valore aggiunto nei nostri spot. È ormai assodato che, specialmente online, i due stili di gioco più redditizi sono il Tight Aggressive (spesso contratto in TAG) o Loose Aggressive (LAG). Chiaramente notiamo come la presenza del fattore Aggressività è presente in entrambi gli stili più in voga del momento. Giocare Tight è più semplice per i giocatori meno esperti che non hanno dimestichezza nel gioco post flop. Un giocatore LAG per forza di cose dovrà cercare di contenere i raise preflop in modo da garantirsi la possibilità di aprire un ampio range di mani. Tutto questo si traduce sicuramente in una maggior renitenza da parte degli avversari a lasciare piatti uncontested. Spesso e volentieri ci troveremo dunque a giocare diversi piatti post flop magari dovendo gestire piatti marginali nei quali non abbiamo una mano sufficientemente forte da convincerci a spendere troppe chip.
Mustacchione, un grande esponente del gioco LAG
In ogni caso l’aggressività è una componente fondamentale comunque. Ma perché è tanto importante essere aggressivi? Semplice: supponiamo di aprire una mano come 7c8c da CO dimensionando a 2.075 il nostro raise sui bui 500/1.000/100 in un grosso torneo online. Troviamo un solo call dal middle stack sul BTN, un pessimo cliente visto che è l’unico ad avere posizione su di noi. Il flat call in tornei mid/low stake non ci dice granché sulla mano del nostro avversario: mi è capitato di essere flattato con AK off così come con dei buoni connettori. Possiamo comunque escludere molte pocket pair medie e per la quasi totalità le coppie premium, anche se in rari casi potremmo trovarci di fronte ad un giocatore che scegli di flattarci per indurre un avversario dai blind a mettere in atto uno squeeze. Nel caso della mano in questione pensavo comunque di poter escludere questo tipo di ragionamento perché non reputavo il mio avversario capace fino a questo punto.
Cristiano appartiene ad una scuola più TAG
Il flop mi da un ottimo progetto di scala con possibilità di colore backdoor con ac 9f 6p. Questa texture mi piace molto perché se il draw di scala si concretizza è molto difficile da leggere e spesso posso pensare di stackare i miei avversari, disposti a pagarmi con un ampio ventaglio di mani. Contro un solo avversario e fuori posizione la cBet per me è abbastanza standard, anche perché mi consente di utilizzarla come stopping bet nel caso in cui non riesca a portare a casa il piatto. Punto così qualcosa più di mezzo piatto e trovo un call dopo qualche secondo di riflessione. Il turn non porta sorprese sul fronte scala, ma il 3c mi apre un ulteriore draw, questa volta per il colore. Tutto sommato credo che la mano del mio avversario non dovrebbe essere stata migliora da questa carta. La Second Barrell inizia a sembrarmi la mossa migliore, in alcuni casi troverò il call garantendomi comunque di vedere una carta per me vitale nella mano, in altri troverò un fold altrettanto buono per me; a volte troverò un raise che mi metterà in seria difficoltà se ben dimensionato siccome ho deciso che comunque vada in caso di ulteriore resistenza mollerò il colpo al turn o al river se non completo un progetto. Ancora poco più di mezzo piatto e il mio avversario dopo averci pensato ancora per un po’ di tempo finalmente folda la sua mano. Più tardi scoprirò che in quello spot aveva Kp 9p.
Giocare insieme aiuta a migliorare e affinare i propri stili di gioco
Questa mano non è molto interessante per quanto riguarda il thinking process. Anzi, è tutto sommato abbastanza banale da questo punto di vista. La sua particolarità sta nel farvi notare come una condotta aggressiva ha fatto sì che la mano peggiore portasse a casa il piatto. Un giocatore passivo che si fosse limitato a check callare sulle due strade post flop si sarebbe trovato quasi sicuramente nell’impossibilità di gestire al meglio la mano al turn.