Poker online: la donkbet secondo Zambo19O3

Interessante articolo del giocatore di poker online membro del Team Pro Winga, Alessandro “Zambo19O3” Zamboni che spiega al meglio cosa sia una donkbet e quando è opportuno effettuare questo tipo di giocata.

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Interessante articolo del giocatore di poker online membro del Team Pro Winga, Alessandro “Zambo19O3” Zamboni che spiega al meglio cosa sia una donkbet e quando è opportuno effettuare questo tipo di giocata.

 

 

 

Si definisce “donk bet” l’azione di puntare per primi sul flop dopo aver chiamato un rilancio preflop. È un’azione spesso inaspettata dato che ogni volta che c’è un rilancio preflop ed un call da parte dei bui, questi tendono quasi sempre a checkare il flop e lasciare l’azione all’original raiser.

 

Questo, spesso, sia in segno di resa per aver completamente mancato il flop, sia nel caso in cui abbiano floppato una mano molto buona, sapendo che l’original raiser andrà quasi certamente in continuation bet e potranno estrarre più valore dalla loro mano di poker online con questo piccolo “slowplay”.

 

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Alessandro Zamboni con il suo compagno di team Armando La Rocca

 

Per questi motivi l’original raiser, vedendo il proprio avversario uscire in puntata al flop (per l’appunto, in “donkbet”) resta molte volte spiazzato.

 

A dispetto del nome, tuttavia, la donkbet nel poker online ha una serie di vantaggi se, ovviamente, viene mixata la qualità delle mani con cui viene fatta, e può in questo caso sfruttare l’imbarazzo dell’original raiser che faticherà spesso a capire il modo con cui contrastare quest’azione.

 

Di norma può essere profittevole uscire in puntata su un flop “wet”, cioè un flop che presenta un buon numero di progetti. Questo perchè, avendo deciso di non arrendersi e di contrastare l’original raiser, i flop “wet” sono i flop peggiori con cui effettuare un “check/raise” (altra arma molto potente nel poker online per contrastare un avversario che tende a cbettare troppo spesso). Check/raisando un flop connesso, infatti, è più probabile che il nostro avversario ci chiami.

 

 

Tavolo di poker online
Tavolo di poker online Winga

 

Mentre, infatti, i flop del tipo Axx, Kxx, estremamente “dry” sono ideali per essere cbettati con tutto il range di apertura, i flop “wet” verranno cbettati meno. Molto probabilmente il nostro avversario tenderà a “tagliare” molta aria dal proprio range e cbetterà soltanto le mani che abbiano un po’ di equity se chiamate, sapendo che su questi flop la continuation bet ha meno fold equity. Quindi se ha deciso di cbettare è probabile che l’equity che attribuisce alla propria mano sia sufficiente per chiamare un check/raise e rivalutare l’azione sul turn. Pertanto un check/raise su un flop connesso rischia di essere un espediente costoso per mettere le mani sul piatto. Ecco prendere corpo l’idea della donkbet.

 

Uscendo in puntata su un flop connesso, per l’original raiser non sarà facile effettuare un raise (nel qual caso possiamo spesso considerarci sotto a un treno) e nella maggior parte dei casi l’azione seguente alla nostra donkbet sarà un fold (missione compiuta!) o un call che ci permetterà di bluffare molti turn con una seconda puntata.

 

Naturalmente quello che dicevamo a proposito dell’original raiser e del range che cbetterà su un flop connesso vale allo stesso modo per noi che ci apprestiamo ad effettuare una donkbet. Non è infatti consigliabile donkbettare con aria totale ed è, al contrario, un’ottima giocata con progetti deboli, per i quali non sarebbe vantaggioso giocare in “check/call” pur avendo buone possibilità di migliorare al turn.

 

 Alessandro “Zambo19O3” Zamboni
Alessandro “Zambo19O3” Zamboni

 

Uscire in puntata con una “gutshot”, o con un “flush draw” debole è una mossa che si può prendere spesso in considerazione, tenendo ben presente che non può mai essere un’azione “isolata” che ci renderebbe troppo exploitabili. Una volta che decidiamo di “donkare” un progetto debole dobbiamo essere pronti a “sbarellare” ogni turn e valutare eventualmente al river se continuare nel nostro bluff o arrenderci definitivamente. Sarebbe troppo facile per il nostro avversario, altrimenti, chiamare ogni nostra donkbet sul flop e riprendere il controllo del piatto dopo il check al turn.

 

Altrettanto ovviamente, se talvolta decidiamo di “donkare” qualcuno dei nostri draw, dobbiamo anche “donkare”, per equilibrare, alcune mani molto forti, sempre sullo stesso tipo di flop. Per questo prepariamoci ad uscire in puntata con le nostre doppie coppie o set floppati su board connessi/semi-connessi.

 

Alessandro “Zambo19O3” Zamboni

 
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