L’affascinante pro del Team Winga Poker Carlotta “carmilla89” Ceccatelli, esperta giocatrice della modalità di gioco poker cash game, nel suo ultimo studio in materia spiega ai suoi fan l’importanza di saper scegliere il flop giusto da poter c-bettare.
Secondo Carlotta Ceccatelli, infatti, sarebbero in molti coloro che fanno un uso non corretto della c-bet al flop, specialmente agli small stakes. Un leak dunque molto comune che nel suo ultimo blog personale, che la bella carmilla89 tiene sul sito ufficiale di Winga, spiega in maniera chiara e precisa, evidenziando tutti gli errori da evitare e le possibili correzioni da mettere in atto.
“C-bettare troppo e male è uno dei motivi principali per cui molti players – specialmente agli small stakes – hanno le non showdown winnings estremamente negative . Una cattiva scelta dei flop da cbettare con air ci porta a dover abbondonare troppo spesso il pot nelle streets successive, dopo aver messo in gioco più soldi del dovuto.
Questo accade principalmente quando tentiamo di stealare pot molto connessi e senza un minimo di equity: certamente è importante rimanere aggressivi dopo aver open raisato pre flop, ma ancor più importante è essere in grado di restare aggressive nel corso di tutta la mano. Per capire se state cbettando in maniera corretta un ottimo indizio può essere confrontare i dati di cbet al flop e cbet al turn: se, per ipotesi, cbettiamo 80% dei flop ma solo il 40% dei turn è chiaramente un leak gigantesco e qualunque avversario in gradò capirà che è sufficiente floatarci spesso il flop per vincere il pot uncontested nelle street successive. Per questo è così importante scegliere dei board che ci permetto di restare aggressivi, il che vuol dire semplicemente essere in grado di far fruttare l’equity della nostra mano sfruttando i draw backdoor, le overcard, i gutshot, ecc.
Oltre a quanto detto, è fondamentale chiedersi sin dal flop quanti e quali turn rinforzano il nostro perceived range – e quindi sono ottimali per proseguire il nostro bluff – e quanti e quali sono i turn che invece rinforzano il range dell’oppo e sui quali saremo costretti a giveuppare la mano.
Un esempio molto banale sono i flop molto connessi, ad esempio se abbiamo AcQc su un flop 6h8h9s spesso la scelta migliore è check foldare dato che tutte le carte che pairano il flop, i 5, i 7, i T, i cuori e le Q sono tutte carte che migliorano il range del nostro avversario e anche le poche volte che miglioriamo la nostra mano lo spot resta molto complicato dato che A e Q di cuori non sono belle per noi e any Q chiude un possibile straight draw con JT.
Tutt’altro discorso è se abbiamo 22 su 48Tr: nonostante anche in questo caso la nostra equity sia davvero insignificante – qui addirittura abbiamo solo 2 outs per migliorare la nostra mano – la texture del board ci da la possibilità di restare aggressivi davvero spesso potendo 2nd barellare tutte le face cards le quali migliorano sensibilmente il nostro range visto che giocheremmo allo stesso modo tutte le broadway”.