Le World Series of Poker Europe 2013 sono appena entrate nel vivo e già si pensa all’edizione del prossimo anno. In quest’ottica il direttore esecutivo Ty Stewart pensa ad un cambio di sede, con un occhio particolare alla Spagna.
Le World Series of Poker Europe 2013 sono appena entrate nel vivo e già si pensa all’edizione del prossimo anno. In quest’ottica il direttore esecutivo Ty Stewart pensa ad un cambio di sede, con un occhio particolare alla Spagna.
Le World Series of Poker Europe 2013 sono appena entrate nel vivo e già si pensa all’edizione del prossimo anno. In quest’ottica il direttore esecutivo Ty Stewart pensa ad un cambio di sede, con un occhio particolare alla Spagna.
Siamo giunti alla terza edizione delle WSOPE giocate in Francia, dopo gli esordi londinesi durati quattro stagioni. Ora Ty Stewart sta pensando di cambiare nuovamente location, visto che lo spostamento da Cannes a Parigi non sembra aver soddisfatto in pieno gli organizzatori.
L’ipotesi più accreditata è quella di un ritorno alle origini, con lo spostamento di nuovo a Londra. Ma non si esclude il passaggio in Spagna, come ammette lo stesso Stewart: “tornare a Londra è possibile, ma solo se riuscissimo a fare le cose in uno stile più alto di quello ottenuto in passato. Ma non possiamo ignorare il momento caldo del mercato spagnolo. Penso che potrebbe essere un’evoluzione naturale per le WSOPE“.
La motivazione principale dello spostamento di località è quello di venire incontro alle esigenze dei giocatori. Per questo fu deciso di spostare le Series europee da Cannes a Parigi, perché la partecipazione era in calo. “Pensavamo che il marchio WSOPE fosse sufficiente per attirare i giocatori, a prescindere dalla località. Cannes ci ha dimostrato che non è così, ed abbiamo dovuto trovare soluzioni alternative. Soprattutto vista la situazione attuale.“
Malgrado il calo di partecipazioni delle ultime edizioni, le WSOPE sono comunque un successo che ha sempre ottenuto grandi numeri a partire dal 2007 quando vinse Annette Obrestad, ancora 18enne a quei tempi. “Partimmo in maniera molto umile – racconta ancora Stewart – con tavoli piazzati nelle zone più assurde dei casinò, come nei pressi del bar, delle slot machine o anche sotto le scale. Ma non ci è mai mancato l’entusiasmo e la voglia di crescere”.
Ancora da stabilire, quindi, il futuro delle WSOPE. Vedremo il prossimo anno dove si svolgeranno, ma appare quasi scontato l’addio alla Francia.