Gli Assi di PokerClub: vince Daniele Scatragli

 

Sesto posto per Gaggiano e questa volta è Scatragli a salire di nuovo in cattedra. Donna e dieci per lui, ancora contro asso e kappa. Scala al turn e Gaggiano è fuori. Viene poi il turno di Pasquale ‘Paco’ Pellicanò, protagonista assoluto del Day2 e di parte del Day3; qui parte con asso donna, dominando la mano asso sei di Scatragli. Come spesso accade il river è decisivo, con un sei che determina l’out del nostro Paco.

 

 

Il tavolo 4-handed subisce un netto rallentamento dell’action. Dovremo attendere più di un’ora per il quarto classificato: Alessio Starace. Questa volta Scatragli sfoggia due assi contro la top pair dell’eliminato. Nulla da fare tra turn e river. Fuori al terzo posto Ernesto Coiro, card dead per gran pare del tavolo finale e protagonista di pochissime mani durante la gara odierna. La sua rimane comunque una prestazione da incorniciare visto quanto espresso fin qui.

 

L’heads up prende il via con Scatragli vantaggio con circa il doppio delle chip in dote a Petrullo. Passano due ore di lenta e inesorabile agonia durante le quali i due player muovono i bui e poco più. Alla fine la vittoria va a Daniele Scatragli. Per Cristian Petrullo la consolazione di un comunque meritato secondo posto. Peccato davvero per l’assenza più totale di gioco, che sarebbe stato reso possibile dalla struttura del torneo che, in heads up, garantiva un ottimo numero di blind ai due partecipanti; è proprio su questo punto che alla fine dell’evento si scatenerà una piccola polemica, con i giocatori che sosterranno di aver ricevuto pressioni abbastanza insistenti da parte della produzione televisiva al fine di velocizzare l’heads up. Nei prossimi giorni tenteremo di approfondire questo elemento che, al momento, rimane piuttosto oscuro.

 

 

D’altro canto, una piccola nota di rammarico, da parte nostra, inerisce alla scarsa considerazione di cui organizzazione e staff televisivo ci hanno riservato. È davvero frustrante aver condotto il blog lungo i tre giorni precedenti mettendo tutto l’impegno e gli sforzi necessari per poi non poter bloggare con cura il momento decisivo, il Final Table. Nessun monitor di servizio da cui osservare l’action al tavolo, connessione internet inutilizzabile e, non da ultimo, nemmeno la predisposizione per le prese di corrente. In altre parole: siete di troppo. Un trattamento veramente spiacevole, ancor più per le inevitabili ricadute sulla nostra professionalità.