Uno studio condotto dall’Università di Milano ha stabilito che per il 40% degli intervistati il controverso gioco online è soltanto una forma di divertimento e un ottima fonte di gettito per le già compromesse casse dello stato italiano.
Il gioco online è una forma di divertimento, lo dice il 40% degli italiani!
Uno studio condotto dall’Università di Milano ha stabilito che per il 40% degli intervistati il controverso gioco online è soltanto una forma di divertimento e un ottima fonte di gettito per le già compromesse casse dello stato italiano.
Non c’è niente di criminale o di pericoloso nel gioco online, lo dice la gran parte degli italiani che giorno dopo giorno commenta nei vari social network o blog tutto quello che succede nel nostro bel paese. Secondo un sondaggio lanciato da ‘Voices from the Blogs’, progetto di ricerca dell’Università degli Studi di Milano, i giochi online gestiti dallo stato (poker online, casinò, bingo ecc.) rappresentano, per il 40% degli italiani, soltanto una forma di divertimento.
Una percentuale altissima che conferma come stia cambiando, soprattutto negli ultimi anni, il modo di giocare degli italiani. Il dato del resto non è per niente fittizio se si considera che de ‘Voices from the Blogs’ è un osservatorio più che affidabile in quanto segue in maniera permanente tutto quello che si dice e si discute in rete, attraverso l’utilizzo di avanzate metodologie statistiche e tecniche informatiche disegnate appositamente per condurre un’attenta analisi sistematiche al fine di generare un controllo costante, pressoché immediato, dei temi della rete.
Secondo lo studio, si legge su Jamma, la percentuale di chi considera il gioco solo un divertimento è del 41,8% mentre per il 16,6% delle risposte il gioco è una malattia. Seguono poi coloro che considerano i giochi di Stato una speranza (11,9%), una fregatura (11,1%), un furto (9,4%) ed una svolta (9,2%).
Molti gli italiani contrari alla gestione dei giochi online, inclusi quelli relativamente nuovi come il poker texas hold’em ed i casinò, da parte dello Stato italiano. Per il 31,3% dei post lo stato non dovrebbe occuparsi di questo particolare settore, mentre il 27,1% si dice ‘molto favorevole’ al nuovo mercato. Discreta la percentuale degli indecisi che si colloca intorno al 24%. A fare chiarezza su questo punto un’altra domanda inserita nel sondaggio: perché ci si è dichiarati favorevoli o contrari alla gestione statale dei giochi.
In questo caso emerge infatti una percentuale favorevole, il 38,1% degli intervistati ha dichiarato che sono una buona fonte di gettito per le casse dello Stato, mentre il 12,5% evidenzia come in questo modo il gioco sia maggiormente controllato. Messe insieme, queste ultime due percentuali superano il 50%, per cui sembra emergere che tra gli ‘indifferenti’ ci siano più persone che tendono a vedere positivamente una gestione dei giochi da parte dello Stato.
Da anni sono appassionato di poker sia live che online e mi diverto a scrivere di texas hold’em. Mi piace viaggiare, leggere e giocare a calcio.
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