C’era molta attesa per l’intervento di Sheldon Adelson al Global Gaming Expo di Las Vegas. Il miliardario americano ha usato parole durissime contro PokerStars e il gambling online, ricevendo pesanti critiche dai poker players.

C’era molta attesa per l’intervento di Sheldon Adelson al Global Gaming Expo di Las Vegas. Il miliardario americano ha usato parole durissime contro PokerStars e il gambling online, ricevendo pesanti critiche dai poker players.

 

Ormai lo sappiamo, l’81enne Sheldon Adelson è il più influente personaggio a livello mondiale che si batte contro la legalizzazione del gioco online. Il ricco imprenditore statunitense è proprietario della potentissima catena di casinò Las Vegas Sands Corporation e da anni lotta contro il gambling su internet, puntando il dito soprattutto contro la facilità con la quale le nuove tecnolgie arrivano fino ai minorenni. La maggior parte del pubblico considera le sue posizioni dettate da un semplice interesse, quello di preservare la sua clientela dei casinò live.

 

Per tutti questi motivi, nessuno si aspettava un cambio di marcia da parte di Adelson durante il Global Gaming Expo 2014 che si è tenuto nei primi di ottobre a Las Vegas. Certo però che le sue parole hanno indignato in molti, visto che ha attaccato con toni forti il poker online e la room n°1 al mondo, ovvero PokerStars… Adelson infatti ha definito quelli di PS dei “criminali in cerca di una licenza negli USA“.

 

Molti portali hanno riportato i passaggi salienti del lungo intervento di Adelson. Se avete pazienza e masticate bene l’inglese, potete giudicare voi stessi cliccando sul filmato sottostante. Per chi non ha voglia o tempo, ci pensiamo noi a riportarvi qualche altro messaggio shock… Sembra davvero assurdo pensare che il più potente magnate dei casinò sia diventato un testimonial contro il gambling…

 

Adelson tra le altre cose ha paragonato il gioco online alla droga e alla prostituzione: “Solo perché in molte parti del mondo si gioca online, non vuol dire che sia una cosa da ritenere giusta. Allora legalizziamo anche la prostituzione e la droga“. Una provocazione che ha scandalizzato in molti, i quali ironizzano dicendo che forse Adelson si è dimenticato di possedere qualche casa da gioco…

 

Adelson è interessato soprattutto alla situazione negli USA: “Non è giusto mettere il gioco online nelle mani di 300 milioni di persone“. Poi, come detto, per sostenere le sue tesi è sempre pronto a giocarsi la carta dei ragazzini indifesi: “Un bambino dell’asilo ormai sa usare un dispositivo mobile meglio degli adulti“.

 

In effetti il binomio minorenni/gambling costituisce un serio problema che non può lasciare indifferenti. Basti pensare al fatto che adesso girano tante app per gli smartphone davvero incredibili, come per esempio le ‘slot machine per bambini’… Il resto delle argomentazioni di Adelson però continua a suscitare parecchie perplessità, vista la sua posizione e un’inevitabile accusa di conflitto d’interessi.

 

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