Negli ultimi dieci anni il gioco online mondiale ha visto l’ascesa e, in certi casi, la caduta dei precursori del settore. E quando un mercato ha queste oscillazioni, diventa spesso bersaglio di giochi finanziari. Ecco come questi nuovi investitori hanno messo piede e le loro prospettive.
Negli ultimi dieci anni il gioco online mondiale ha visto l’ascesa e, in certi casi, la caduta dei precursori del settore. E quando un mercato ha queste oscillazioni, diventa spesso bersaglio di giochi finanziari. Ecco come questi nuovi investitori hanno messo piede e le loro prospettive.
E’ innegabile che il gioco online negli ultimi dieci anni, sia stato uno dei mercati migliori. Per questo è stato sempre sotto la lente di ingrandimento di Wall Street e di tutti i soggetti che ne fanno parte. Un articolo su Forbes, che prende come base il viaggio di Jason Ader per andare ad incontrare Ruth Parasol nel 2013, viene delineato come Wall Street negli ultimi anni abbia trasformato il gioco online per sempre.
Proviamo a definire meglio il titolo di questo articolo, senza entrare troppo nello specifico e semplificando i fatti accaduti. Come prima cosa, i nomi dei personaggi: Jason Ader, Ruth Parasol, Russ DeLeon, Norbert Teufelberger, Isai e Mark Scheinberg, David Baazov.
Ader nel suo viaggio ha come obiettivo quello di acquisire quote di Bwin.Party e le ottiene per $100 milioni da Russ DeLeon, ex marito di Ruth Parasol, fondatrice di PartyGaming. Jason Ader diventa così il terzo azionista di riferimento e si mette subito al lavoro, dando il mandato a Deutsche Bank di cercare nuovi acquirenti. Tutto questo sfruttando l’onda lunga dei problemi di Norbert Teufelberger, CEO ai tempi di Bwin.Party, arrestato durante una conferenza stampa con il quale non condivideva la direzione commerciale. L’obiettivo di Jason Ader, non tanto nascosto, era ed è quello di dare in mano Bwin.Party ad i grandi nomi della finanza di Wall Street, possibilmente scatenando un’asta tra questi nell’acquisto delle azioni.
Nello stesso periodo David Baazov, a capo della piccola Amaya, si apprestava a lanciare l’offerta epocale per l’acquisto di Pokerstars ai due Scheinberg. Come può un Baazov “qualsiasi” acquisire la più grande società di poker online? Semplice, avendo le spalle coperte dalla più grande compagnia al mondo di “private equity firm” la New York-based Blackstone Group. I fondatori di Pokerstars, di fronte ad un’offerta del genere, hanno verificato che le garanzie fossero reali, ottenendo conferma dai diretti interessati di Blackstone. Con questa mossa Baazov è riuscito ad ottenere prestiti per cifre consistenti da Deutsche Bank and Barclays, concessione che è avvenuta per la prima volta di fronte ad attività di gaming online a livello internazionale.
Molti di voi arrivati a questo punto si chiederanno il perchè della scelta di vendere. Il fattore principale, visto che parliamo principalemente di USA, è l’effetto UIGEA su queste due società. La prima, Partygaming, da leader del settore con la decisione di lasciare il mercato statunitense ha perso tantissimo. Pokerstars ha voluto continuare lo stesso, prendendo sempre più la leadership, e quando è stato portato il “conto” ai Scheinberg i soldi arrivati da Baazov hanno fatto comodo.
Su cosa e dove può portare l’ingresso di questi soggetti finanziari nel mondo del gaming online è difficile da stabilire. Generalizzando, spesso si dice che quando un settore va in mano di speculatori e perchè i tempi migliori, con i margini elevati, sono stati vissuti. Non essendo esperti del settore non aggiungiamo altro, magari dando a qualche lettore più ferrato a livello di finanza la possibilità di farsi una propria idea e se vuole condividerla.