Numeri da urlo per il poker online made in Italy nell’era della “quarantena”. Sono infatti cresciuti esponenzialmente sia il poker cash game che la modalità torneo.
Gioco Online
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Non si placano le polemiche sul divieto di pubblicità per i giochi. Anzi ad alimentarle ci ha pensato l’Autorità garante per le comunicazioni (AGICOM) che ha pesantemente bocciato il ban previsto dal Decreto Dignità.
Continua il calvario del poker online made in Italy. A marzo infatti scendono sia il cash game (5,3 milioni di euro) che la modalità torneo (7,2 milioni di euro). Intanto resta tutto fermo sul fronte liquidità condivisa.
Logico, associazione che riunisce le aziende di gioco online, ha ribadito ancora una volta la necessità di entrare subito nella liquidità condivisa con Francia, Spagna e Portogallo.
Buone nuove dai dati di gennaio del poker online italiano. Decolla infatti la modalità torneo che si avvicina ai 9 milioni di euro di spesa. Sale anche il cash game con 6 milioni di euro.
Davvero interessanti i dati emersi dall’indagine ‘Young Millennials Monitor’ condotta dal Nomisma. I numeri raccontano infatti di una percentuale irrisoria di giovani influenzati dalla pubblicità sui giochi.
Sono arrivati i dati definitivi, per il 2018, del poker online made in Italy. Nell’arco dei 12 mesi hanno perso sia il cash game (-6,7%) che la modalità torneo (-1,2). Ecco come si sono divisi il mercato i principali operatori…
Raccolta da 107,3 miliardi di euro per i giochi con una spesa da 18,4 miliardi. L’online (Casinò, Poker Cash Game ed in modalità Torneo) ha incassato complessivamente 23,3 miliardi di euro, appena il 21,7% della raccolta complessiva.
Il Governo torna a battere cassa! Il poker online, per finanziare una parte della manovra di bilancio, subirà un ulteriore aumento della tassazione ed una riduzione del pay out.