Oggi avevo poca voglia di lavorare e così ho preso il mio aereo privato (stralol!) e sono volato a Las Vegas per fare due passi lungo la strip. Ed Eccolo li, non ci volevo credere, Howard Lederer, proprio lui, la pecora nera del poker mondiale, colui al quale in pochi mesi hanno sequestrato quello che alla mafia sequestrano in un anno!
Quatto quatto lo seguo come una faina in un pollaio. E sapete dove va a finire il prufesur? Entra diretto e senza indugio camminando fiero a testa alta nella mitica Bobby’s room, l’esclusiva e privata room del Bellagio, dove sei ammesso solo se la tua dichiarazione dei redditi soddisfa i criteri della sala! Galeotta è stata una foto scattata a tradimento che sta facendo il giro dei social network a testimonianza dell’accaduto. Un noto forum americano fa rimbalzare la notizia che si espande a macchia d’olio in tutto il web pokeristico. Il giocatore/dirigente più discusso al mondo torna a giocare nella room più famosa della terra e detto per inciso anche quella dove spesso la posta è la più alta. In tempi non sospetti i bui erano 4-8mila dollari. Insomma, cose da stomaci forti!
E Howard Ledere è li, incurante degli oltre 40 milioni di dollari che lo stato americano gli chiede indietro dopo che lui li aveva illegalmente sottratti dalle casse della sua ex Full Tilt Poker. Soldi appartenenti ai giocatori di tutto il mondo, mi piace sempre ricordarlo! Incurante di essere riconosciuto da qualche player, e quindi suo probabile creditore, che ben volentieri gli avrebbe stampato 5 dita sulla faccia, a ricordo del credito da riscuotere.
Ora io mi chiedo: a Lederer gli hanno sequestrato di tutto; conti correnti, beni immobili, proprietà terriere, un parco auto da far invidia a parecchi ricconi. Va in giro con una camicia che gli ha prestato Ferguson, un paio di pantaloni di Bitar (infatti gli sono corti e larghi!) slip e calzini li ha comprati in saldo al mercatino delle pulci fuori Las Vegas, ma dove li ha trovati i soldi per partecipare ad una sessione nella Bobby’s Room? Conoscendo i suoi occupanti abituali non mi sembra gente che fa credito….
Fatto sta che Howard era li a giocare in una sessione dove si dava per certa anche la presenza di Huck Seed, Nick Schulman, Doyle Brunson ed Eli Elezra. E secondo Brian Pempus, redattore di una famosa rivista cartacea di poker, sarebbe pure stato accolto dal dealer con un caloroso abbraccio!
Ora, io non mi permetto di parlare a nome di tutti Voi, ma sono abbastanza sicuro di condividere il pensiero della maggior parte, sostenendo che un abbraccio fraterno non sarebbe la prima cosa che mi verrebbe in mente di fare se mi trovassi davvero di fronte al prufesur!
Marco Zanini
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