Poker e Risate: “Howard Lederer e’ il volto piu’ cliccato in internet dopo le tette di Belen!”
A l’è sempar lù! Come si usa dire sotto la madonnina, è sempre lui! Howard Lederer fa sempre notizia. Che sia lui in prima persona facendosi sequestrare milioni di dollari, o che siano gli altri a parlare (male) di lui è sempre il professore nazionale che canalizza l’attenzione mediatica del poker mondiale.
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A l’è sempar lù! Come si usa dire sotto la madonnina, è sempre lui! Howard Lederer fa sempre notizia. Che sia lui in prima persona facendosi sequestrare milioni di dollari, o che siano gli altri a parlare (male) di lui è sempre il professore nazionale che canalizza l’attenzione mediatica del poker mondiale.
Fresco come il pinzimonio, attuale come uno scandalo sessuale alla corte d’Inghilterra, trendy come un processo all’ex premier Berlusconi, Howard finisce costantemente su tutte le prime pagine dei giornali in maniera meritata od immeritata che sia. Il volto più clikkato su internet dopo le tette di Belen!
In seguito ad averlo visto aggirarsi per i tavoli privati della Ivey’s Room, ha fatto ben più scalpore la sua recente partecipazione a dei tornei disputatisi all’Aria e al Bellagio di Las Vegas a tal punto che alcuni pro, capitanati da Nick Divella, dopo aver cinguettato tutto il loro disappunto su twitter, hanno indetto una petizione nella quale si chiede a gran voce l’inibizione del professore nei due casinò. Com’era facilmente prevedibile, l’Aria Casinò, uno dei più recenti casinò della strip che sta velocemente scalando l’indice di gradimento dei pokeristi del Nevada, tiene una linea comportamentale che definirei alla Ponzio Pilato: se ne frega altamente! Lederer è a tutti gli effetti, un cliente come un altro e una volta pagato il buy in e tenuto nelle sale del casinò un comportamento consono ed idoneo al regolamento etico, non c’è nessun motivo per negargli l’accesso.
Fioccano minacce su twitter e sui forum specialistici. Io come sempre dico la mia, e come spesso accade il mio pensiero non è in linea col sentimento comune. Non solo concordo con l’Aria casinò che tutela in primis i suoi interessi, sapendo perfettamente che le paventate minacce di boicottare la sala sono fucilate a salve. Il poker è uno dei giochi più individuali che ci sia, non facciamo finti moralismi, non troveremo mai una vera massa di poker player che boicotteranno un evento solo perché la sala non accetta determinate richieste, soprattutto se queste richieste sono quantomeno discutibili, ma specialmente non ci trovo nulla di strano che, venduta Full Tilt Poker, Lederer sia tornato ai tavoli verdi. Non fraintendete le mie parole, molto probabilmente è mancanza di buon gusto da parte del professore e forse ama il pericolo visto quel che rischia in termini di insulti tutte le volte che si siede ad un tavolo.Buon gusto che pare non manchi a Chris Jesus Ferguson, coinvolto come Lederer nella vicenda, ma che pare non si faccia più vedere (almeno per ora) ai tavoli verdi.
Differenti scelte di gestire la situazione. La giustizia farà il suo corso, questo è certo. Al professore hanno sequestrato di tutto, conti bancari milionari, parchi auto, case e terreni e attualmente è in attesa di giudizio. Se verrà considerato colpevole (cosa che mi auguro) pagherà il suo conto con la giustizia, ma fino ad allora è un libero cittadino e come tale va trattato. E’ libero di sedersi ad un tavolo da poker, correndo tutti i rischi del caso, ben sapendo che la maggior parte di quelli al tavolo saranno suoi truffati, incarogniti come delle iene che di sicuro gli diranno due o tre paroline dolcemente sussurrate; e questo mi sembra il minimo sindacale da parte loro, ma trovo assolutamente ridicolo indire petizioni o similari per far si che un casinò non accetti l’iscrizione di un persona, indipendentemente da quello di cui viene accusata di aver fatto.
Ancor più ridicoli trovo che siano quelli che su twitter si lamentano della presenza di Lederer al tavolo. Invece di lamentarsi cinguettando il disappunto sul social network perché una volta saputo della presenza del professore non hanno deciso di non giocare il torneo, se a loro dava così fastidio la sua presenza?
Si parla sempre di quello che dovrebbero fare gli altri, ma mai di quello che dovremmo fare noi stessi in prima persona. Divella chiosa di voler creare una lista nera per inibire a determinate persone l’accesso ai tavoli, ma chi li decide i parametri? Adesso per fare un torneo bisogna esibire la fedina penale? Lederer molto probabilmente sarà giudicato e ritenuto colpevole, pagherà il suo conto con la giustizia, i giocatori USA verranno presto o tardi rimborsati ed il resto son tutte chiacchiere e distintivo, chiacchiere e distintivo….