Tutto il resto è noia. Una volta questo era il cavallo di battaglia di Franco Califano noto cantante italiano. Er Califfo, classe 1938, fece uscire questa canzone nel ormai lontano 1976, diventando fin da subito il suo marchio di fabbrica.
Ma il termine “tutto il resto è noia” lo si può decisamente accostare anche al mondo del poker. Non si spiegherebbero altrimenti le folli prop bet che di tanto in tanto emergono dal mare dei professional poker player.
Il danese Theo Jorgensen ne è un fulgido esempio. Nato lo stesso anno in cui il Califfo incideva la sua “Tutto il resto è noia” pro di pokerstars, vanta in carriera vincite per oltre 3 milioni di dollari, tra cui un braccialetto WSOP ed un titolo WPT. Recentemente ha presenziato ad un battesimo (anche i poker pro ogni tanto hanno una parvenza di vita normale) e annoiato come una scimmia in gabbia ha iniziato ad intavolare una folla discussione con una signora di fianco a lui. Attraverso il suo blog personale rende noto che “la birra scorreva a fiumi” d’altronde chi non si ubriaca durante un battesimo? mi sembra l’occasione più idonea per far scorrere fiumi di birra…. Comunque sia, tornando a noi, come accennavo, Theo inizia a chiacchierare con questa signora e scopre che la donna in questione è una guardiana di uno zoo, più precisamente della gabbia dei pinguini. Così, sapete com’è, una cosa tira l’altra e Theo, esperto di pinguini fino al midollo, dichiara di come sia incredibile che questi elegantissimi ovipari siano così veloci in acqua tanto quanto sono lenti a piedi. Tipica discussione che si sente durante un ricevimento, aggiungo io. Chi non disquisisce delle abitudini dei pinguini durante un battesimo. Non l’avesse mai fatto! La guardiana si è inkaxxata come una biscia! Toccatele tutto, ma non i suoi pinguini! Ferita nell’orgoglio propone a Jorgensen una corsa sul ghiaccio tra lui ed un pinguino per vedere chi è davvero il più veloce. Punto sul vivo, Theo, che di solito scommette su qualunque cosa si muova, non ha saputo foldare la scommessa, perché a suo dire “in ballo c’era la mia virilità”
E’ d’altronde risaputo che la virilità maschile ha come metro di misura una corsa coi pinguini. Theo torna a casa con moglie e due figli ed inizia subito a studiare una strategia di gara, una serie di allenamenti mirati a migliorare la propria condizione psico-fisica in vista dell’ardua gara.
Il finale di questa storia? Purtroppo la gara non si è fatta, il pinguino proprio non ne voleva sapere di correre contro il player danese, e la guardiana si trovava in una situazione abbastanza scomoda; il difficile non era sottrarre un pinguino da uno zoo, ma farlo uscire vestito in giacca e cravatta dal cancello principale senza dare nell’occhio! Theo si è comunque ritenuto soddisfatto dichiarando: “Forse non avrò vinto, ma di sicuro non ho perso!”
Ben di altro tenore la prop bet che vede impegnati due campioni del calibro di Jason “non perdo mai” Mercier e Jason Somerville. Accumunati dall’avere lo stesso nome e gli stessi geni di follia stratosferica, circa un anno fa si sono accordati per una ben strana scommessa. Saliti sulla bilancia hanno segnato un peso di 175 libre (poco meno di 79 chili) La scommessa era che nessuno dei due, dopo un anno di tempo, doveva pesarne più 185. A poche settimane dalla conclusione di questa sfida che definirei senza timore alcuno epico-cavalleresca vediamo entrambi gli scentrati, pardon, volevo dire entrambi i poker player al peso limite di 184,8 per Mercier e 184,6 per Somerville. I tifosi sono tutti col fiato sospeso per questa tirata ed interessante sfida. Una porzione di patatine fritte in più od in meno può segnare la sconfitta o la vittoria per i due sfidanti.
Marco Zanini