Poker e risate: I guai del gioco tra postepay clonate e ludopatici incalliti

Uno dei metodi più diffusi per le transazioni di denaro online è certamente la Postepay. Sicura, veloce ed affidabile. Oddio, proprio sicura sicura direi di no, almeno a sentire la storia che sto per raccontarvi. Galeotto fu il postino!

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Uno dei metodi più diffusi per le transazioni di denaro online è certamente la Postepay. Sicura, veloce ed affidabile. Oddio, proprio sicura sicura direi di no, almeno a sentire la storia che sto per raccontarvi. Galeotto fu il postino!

 

Un dipendente delle poste di Como trascriveva di nascosto i codici segreti delle postepay di alcuni clienti e poi sottraeva loro dei soldi da usare nelle poker room online. Non un colpo alla Ocean’s Eleven insomma, ma comunque una truffa davvero squallida che ha fruttato in pochi anni oltre 100mila euro ai danni dei malcapitati clienti delle poste di Como.

 

I soldi venivano poi “ripuliti” tramite un complice in partite di poker online heads up dove il denaro veniva trasferito per intero al socio che vinceva tutte le partite. Che sia stato questo ad insospettire le forze dell’ordine?!?!?! Restando in tema di truffe e raggiri è interessante segnalare anche un nostro compatriota salito agli onori della cronaca truffaldina per aver raggirato vari casinò di Cannes sulla costa azzurra francese. Il novello Arsenio Lupin italiano aveva comprato alla modica cifra di duemila euro un paio di lenti a contatto ad infrarossi che, grazie a due membri corrotti del casinò che avevano preventivamente segnato le carte con un inchiostro speciale, gli hanno permesso di vincere in brevissimo tempo oltre 70 mila euro senza perdere una mano.

Questa sua imbattibilità è durata poco però…. Insospettiti dalle troppo frequenti vincite, la sicurezza del casinò ha avvertito la polizia, la quale in seguito a controlli ed intercettazioni telefoniche, ha ben presto scoperto la truffa ed ha provveduto agli arresti. L’italico baro con gli occhi ad infrarossi è stato condannato a due anni di prigione e ad una multa di 100 mila euro. E poi dicono che noi italiani siamo capaci di esportare solo pizza e pasta!

Una sala live di slot machineEd ogni tanto anche i solerti carabinieri italiani si fanno prendere un po’ la mano. D.T., 35enne carabiniere di Seriate, Bergamo, invece di combattere il crimine ne ha deliberatamente commesso uno. E’ stato accusato di aver rubato una borsetta durante un incidente stradale e di averne usato il bancomat per giocare alle slot machine. Il legale del gendarme sostiene che è una teoria ancora tutta da dimostrare e afferma che il suo assistito non ha problemi di gioco d’azzardo.

E su questo nutro qualche dubbio che tengo esclusivamente per me. Il Codacons, associazione che stimo a priori, non ha perso tempo per esprimersi contro lo stato definendolo biscazziere perché autorizza il gioco delle slot e quindi è come se fosse complice di quanto successo a Bergamo…. Va bhè siamo finiti nel ridicolo, lo avete capito. Comunque sia, tornando alla vicenda, il carabiniere in questione è stato immediatamente sospeso dal servizio ed indagato a piede libero per furto e utilizzo indebito di carte di credito. Non un bellissimo esempio da uno che il crimine lo dovrebbe prevenire, non creare.

Chi invece è decisamente oltre misura, senza però fare nulla contro la legge, se non quella del buon senso dettata dalla normale sanità mentale è Bjarte Baasland norvegese con un leggerissimo problema di ludopatia: in 5 anni ha perso 15 milioni di dollari in poker e altri giochi online. Bjarte nel 2009 aveva fatto causa alla società Centrebet accusandola di avergli permesso di dilapidare tutto il suo patrimonio senza porvi un freno.

La società si è difesa, ovviamente, sostenendo che l’apertura del conto di gioco con relativi termini e condizioni erano state accettate e firmate dallo scriteriato ludopate, sollevando di fatto da ogni responsabilità la fornitrice dei servizi. Il giudice ha dato piena ragione a Centrebet, lasciando Baasland in mezzo ad un mare di debiti. Anche se la legge è stata rispettata credo che un pizzico di etica morale in più da parte della società di e-gaming sarebbe stata gradita. Si sarebbe potuto evitare un’altra triste vicenda.

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