Poker e Risate: ma che fine ha fatto Chris “Jesus” Ferguson?

Lo sentite il clima natalizio che cerca di impossessarsi delle vostre anime impedendovi in tutti i modi di non farvi rubare il buio del big blind nittone? Io no, per nulla. Anzi mi sento più che altro come un alce costipata alla costante ricerca di folli notizie dal mondo del poker.

Ecco la consueta carrellata settimanale da leggere come al solito con parecchia ironia. (Siamo a Natale, evitate di querelarmi almeno durante le festività, please!)

Essendo in prossimità del 25 dicembre mi accingo a pormi la più classica delle domande, in perfetta attinenza con le Sante festività: ma che fine ha fatto Chris “Jesus” Ferguson? Tutti sappiamo che insieme ai suoi soci truffaldini Lederer, Bitar e Furst si era indebitamente impossessato di svariati milioni di dollari, i ben informati dicono oltre 100, appartenenti ai giocatori di tutto il mondo, sparendo abilmente dalla scene mondiali, pokeristiche e non. Per cui, mentre stavo facendo il presepe, non trovando più la statuetta del Bambin Gesù, per pura assonanza mi son chiesto che fine avesse fatto lo “Jesus” del poker americano. Ho fatto un rapido sondaggio su un sito in loco e questi sono i risultati di maggior pertinenza degli utenti:

• Sta praticando la danza del ventre con i 100 milioni sottratti ai giocatori
• Ricomparirà il 25 dicembre per portare doni a tutti i giocatori che hanno fatto i bravi durante l’anno
• Lui sa già cosa fare, ma è da due anni che sta chiuso in casa con le mani sotto il mento per non dare tells al dipartimento di giustizia
• Sta disperatamente tentando di far resuscitare la sua immagine sociale
• E’ tornato a vivere con i suoi genitori, in una stalla tra un bue ed un asinello che ha chiamato Howard e Ray
• Sta ancora facendo miracoli: in quale altro modo si spiegherebbe che nessuno dei colpevoli del crac di Full Tilt sia finito in galera?

E se trovate di pessimo gusto alcune delle risposte date, forse è solo perché ancora non avete visto la nuova camicia acquistata da Mr.13 braccialetti Phil Hellmuth. Suppongo che The Poker Brat stia attraversando quel difficile periodo della vita che si chiama demenza senile, non mi spiegherei altrimenti perché acquistare ed indossare una bruttura simile. La follia è che su twitter si bulla pure del suo acquisto pompando il fatto che sia una camicia originale di un noto stilista italiano. Ci mancherebbe pure che fosse tarocca! E’ così brutta che nemmeno i cinesi si sognerebbero di taroccarla! Spero solo che non la usi per giocare live. Rischierebbe seriamente di mandare in labirintite il dealer!
Io pubblico le foto, ma non mi assumo nessun tipo di responsabilità. Mettete a letto i vostri bambini!

Se la camicia di Hellmuth è decisamente esagerata, chi non è da meno in fatto di esagerazioni è sicuramente quel mattacchione di Antonio “The Magican” Esfandiari. A fronte di uno dei nomi più tipicamente italiani, di una cittadinanza americana, di nascita iraniana con nome originario Amir, ma soprattutto con oltre 23 milioni di vincite lorde in carriera, ha deciso di festeggiare il 13 dicembre il suo trentacinquesimo compleanno al Marquee at the Cosmopolitan, uno dei locali alla moda più gettonati ed esclusivi di Las Vegas. Come potrà mai festeggiare The Magican sapendo quanto gli piacciano gli eccessi? Amici, donne, musica house, alcool. L’unica cosa certa è che a quattro giorni dalla festa Esfandiari non ha ancora postato nulla sui vari social network, forse deve ancora riprendersi dalla sbornia colossale che avrà preso!

Natale si avvicina, stay tuned!

Marco Zanini

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