Una rapina al Bellagio totalmente a caso!

Se Parigi val bene una messa, di sicuro Las Vegas val bene una partita a poker. Il problema è che solo pochi giorni fa vi avevamo parlato di una rapina effettuata ad Atlantic City e che ora dobbiamo tornare nel Nevada, ma solo per parlare di un furto in un casinò.

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Se Parigi val bene una messa, di sicuro Las Vegas val bene una partita a poker. Il problema è che solo pochi giorni fa vi avevamo parlato di una rapina effettuata ad Atlantic City e che ora dobbiamo tornare nel Nevada, ma solo per parlare di un furto in un casinò.

 

Siamo al Bellagio, uno dei casinò più affascinanti della strip, apparso pure nel celebre film di George Clooney “Ocean’s Eleven” dove una banda guidata dal bel George lo rapina di svariati milioni di dollari, che ora la realtà supera l’immaginazione, anche se per una cifra decisamente più modesta e con una modalità che definirei più alla Fantozzi che alla Clooney. Tale Scott Alan Carmitchel si presenta alle casse del Bellagio, armato di una pericolosissima pistola giocatolo e riesce a farsi consegnare in contanti circa 45mila dollari.

C’è da dire che il tipo non è che sia andato molto lontano, ed oltre ad essere stato subito catturato, pochi giorni dopo è già apparso in tribunale. L’uomo era stato ripreso dalle telecamere di sicurezza del casino e la sua foto era stata prontamente diramata dalla polizia e già il giorno seguente alla rapina un turista texano l’aveva riconosciuto. Il rapinatore infatti aveva fermato questo turista chiedendogli se poteva prenotare una stanza d’albergo a suo nome, dandogli una gratifica di 300 dollari.

CIl Bellagio di Las Vegasome parte la segnalazione, la polizia di Las Vegas fa irruzione nella sua stanza d’albergo trovandolo in compagnia di varie squillo pagate con i contanti della rapina, ancora legati nel loro involucro con il logo del Bellagio. Non il massimo della furbizia insomma. Non solo: l’uomo, originario del Kansan, ha rifiutato di dare le proprie generalità, nonostante avesse con se i suoi documenti che lo identificavano con il nome di Scott Alan Carmitchel ed ha dichiarato di essere completamente estraneo al furto, anche se ammette di aver passato la notte della rapina al Bellagio senza però ricordarsi cosa sia successo e cosa abbia fatto, ridendo divertito mentre la polizia lo ammanettava e portava via.

In settimana è già apparso in tribunale dove è stato definito “non cooperativo” visto che la polizia ha dovuto trascinarlo in tribunale “con ogni forza necessaria” e Carmitchel si è presentato avvolto da una coperta beige e con un bavaglio alla bocca. E per tutta l’udienza non solo si è rifiutato di parlare, ma ha pure tenuto chiusi gli occhi per tutto il periodo del processo. Interrogate le prostitute che erano con lui al momento del fermo, hanno dichiarato di aver trovato l’imputato in uno stato di completo delirio e paranoia.

Con già dei precedenti penali alle spalle, aveva infatti commesso una rapina nel 1998, attualmente è stato pure accusato di aver rapinato una banca di Las Vegas lo scorso 22 luglio, per un magro bottino di poco più di 4 mila dollari. Forse era la banca più povera di tutto il Nevada! Il giudice di Las Vegas che presiede il suo caso ha detto “che potrebbe avere problemi mentali.” Solo “potrebbe”?!?!?!?

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