Possiamo considerare Jeff Madsen una sorta di bimbo prodigio del poker. Vince il suo primo braccialetto WSOP nel 2006 a soli 21 anni e cinque settimane, in pratica era solo da cinque settimana che poteva giocare live negli Stati Uniti.
Possiamo considerare Jeff Madsen una sorta di bimbo prodigio del poker. Vince il suo primo braccialetto WSOP nel 2006 a soli 21 anni e cinque settimane, in pratica era solo da cinque settimana che poteva giocare live negli Stati Uniti.
Possiamo considerare Jeff Madsen una sorta di bimbo prodigio del poker. Vince il suo primo braccialetto WSOP nel 2006 a soli 21 anni e cinque settimane, in pratica era solo da cinque settimana che poteva giocare live negli Stati Uniti.
Si trattava di un 2000 dollari No Limit Hold’em che gli ha valso 660mila dollari di premio. Meno di una settimana dopo Jeff Madsen vince il suo secondo braccialetto WSOP nel 5000 dollari Six Handed No Limit Hold’em battendo in heads up Erick Lindgren ed incassando un altro assegno da 643mila dollari. Chiude quell’edizione delle WSOP portando a casa altri due tavoli finali, uno nel Card Stud hi/lo ed uno nel Limit Omaha Hi/Lo, buoni per altri 170mila dollari.
Un discreto inizio di carriera per un ragazzo che solo cinque settimane prima non poteva nemmeno comprarsi una birra! Ovviamente questi risultati gli garantiscono anche il titolo di WSOP Player of the Year, che non gli avrà dato altri soldi, ma per un ragazzo nato il 7 giugno 1985 a Santa Monica in California e che a quei tempi frequentava ancora l’università di Santa Barbara, non è affatto un pessimo inizio. Ora, a distanza di quasi nove anni da quel fantastico anno, Jeff vanta oltre 110 piazzamenti a premio, di cui 10 vittorie e 4,6 milioni di dollari di vincite lorde in carriera.
Un amico ha introdotto Madsen al poker, subito l’estate successiva al diploma del liceo. In pieno boom Moneymaker, Jeff si appassiona al giochino iniziando a collezionare libri di strategia e dedicandosi con sempre maggiore successo alle partite casalinghe. Ma si sa, la California è la patria del cinema ed anche Jeff conosce il suo “lato Hollywood” allontanandosi momentaneamente dal poker per provare la strada del grande schermo, iscrivendosi ad un corso di recitazione.
Non riuscendo a diventare un nuovo Brad Pitt, nel 2006 decide di “buttare” 10.000 dollari, sottraendoli ad un fondo per gli studi universitari che gli aveva creato suo nonno, pianificando di giocare sei eventi alle WSOP ed ottenendo, come detto prima, due vittorie e due terzi posti. L’anno successivo Madsen ritorna con i piedi per terra, in tutto l’anno ottiene “solo” 137mila dollari di vincite e nel 2008 le cose vanno ancora peggio, collezionando otto ITM per un bottino di poco più di 100mila dollari.
Paga dazio alla varianza e per sua stessa ammissione anche alla totale inesperienza nel circuito professionistico che lo porta a credere che sia tutto fin troppo facile. Nel biennio successivo (2009-2010) Jeff è di nuovo sulla cresta dell’onda, piazzando due vittorie di peso, una al Los Angeles Poker Classic ed una al Borgata Winter Open di Atlantic City, più tutta una serie di tavoli finali ed ITM. Alle WSOP bisogna però aspettare fino al 2013 per vederlo vincere il suo terzo braccialetto, nel 3000 dollari Pot Limit Omaha, buono per 384mila dollari di premio.
Intervistato dopo la vittoria del terzo braccialetto, ha rilasciato una dichiarazione che è entrata di diritto negli annali delle WSOP: “Per vincere a poker basta non lasciarsi influenzare dai soldi in ballo e giocare in maniera ottimale in ogni momento del torneo” Semplice, no? Il 2014 è l’anno di definitiva consacrazione nel mondo del poker. Pur non portando a casa le cifre da capogiro dei primi anni, riesce a piazzare quasi 30 ITM tra cui cinque vittorie ed un secondo posto.
E di nuovo rilascia una dichiarazione degna di nota: “Se hai fiducia in te stesso, gli avversari possono percepire la tua sicurezza al tavolo, e questo va a tuo vantaggio, perché ti permette di vincere un sacco di piccoli piatti e di avere migliori letture sugli altri player”. Non so se è frutto di tutta questa sicurezza, fatto sta che durante le WSOP del 2014 Jeff è stato pure arrestato per aver portato dentro le sale del Rio un sacchetto di Cannabis. Rilasciato poche ore dopo, ha però dovuto abbandonare il sogno di portare a casa il quarto braccialetto, dato che lo staff delle WSOP ha deciso di bannarlo per tutto il resto delle competizioni.
Grande appassionato di musica, insieme al collega poker pro Prahlad Friedman si è dilettato a creare delle canzoni hip-pop, per adesso mai pubblicate. Secondo Madsen ci sono molti parallelismi tra poker e rap, anche se di preciso non specifica quali, limitandosi solo a dire che gli piace ascoltare musica mentre gioca e che insieme a stampare soldi nel poker live, è la sua passione preferita!