Poker e Risate: scarpe infortunistiche e casco obbligatorio nei prossimi tornei di poker live?
Si sa che il poker è un gioco pericoloso, ed oggi ne abbiamo avuto l’ennesima conferma! Un giocatore di poker del New Hampshire ha citato in giudizio una sala da poker dopo che un dropbox di metallo gli è caduto sul piede causandogli, a suo dire, una permanente invalidità parziale!
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Si sa che il poker è un gioco pericoloso, ed oggi ne abbiamo avuto l’ennesima conferma! Un giocatore di poker del New Hampshire ha citato in giudizio una sala da poker dopo che un dropbox di metallo gli è caduto sul piede causandogli, a suo dire, una permanente invalidità parziale!
Secondo l’articolo della Union Leader, quotidiano online del New Hampshire, Justyn Tyndaal, pokerista amatoriale, ha presentato una denuncia contro la poker room del Rockingham Park di Salem. L’accusa sostiene che Tyndaal era seduto intento a partecipare un torneo quando un dipendente del casinò è venuto a ritirare il dropbox contenente le chips di gioco, facendo cadere accidentalmente la scatola metallica sul piede del giocatore. Tyndaal afferma di aver riportato “lesioni gravi e permanenti” causate da “incuria e negligenza” da parte dei dipendenti della poker
room.
L’incidente lo ha portato a sostenere “gravose spese mediche” unite a parecchio “stress emotivo” Inoltre sostiene che l’incidente gli ha provocato “un’invalidità parziale permanente” unita ad una “deturpazione estetica dell’arto in questione” L’avvocato del giocatore, tale Francis Caruso III (forse di origini italiane???) sta provando a trovare un accordo finanziario con la casa di gioco per evitare una lunga diatriba giudiziaria.
Purtroppo non sono riuscito a scoprire che tipo di scarpe indossasse Tyndaal al momento dell’incidente e neppure se ha continuato nel torneo oppure no. Potrebbe essere uno dei primi casi di giocatore bustato causa infortunio! L’estate scorsa e ne avevamo dato notizia anche qui su PIW (a noi le notizie farlocche non sfuggono mai!) una causa simile era stata intentata in Florida, dopo che un cristal era caduto sulla testa di un giocatore. Nuova norma da suggerire al nostroChristian Scalzi per la prossima riunione dei tournament director: introduzione obbligatoria del casco e delle scarpe infortunistiche al tavolo da gioco!
Spostandoci ora a Portland, città di seicentomila abitanti in Oregon, veniamo a sapere che purtroppo i dealer che operano nelle varie poker room locali, ben presto potrebbero perdere il loro lavoro. Lavoro che peraltro risulta precario e scarsamente retribuito visto che non percepiscono uno stipendio, ma guadagnano solo grazie alle eventuali mance offerte dalla clientela.
Procediamo con ordine. Secondo il giornale locale “Portland Tribune” il consiglio comunale cittadino ha inviato una lettera a tutte le quindici sale da poker sperse per la città, dicendo loro che i dealer non sono più ammessi ne come dipendenti ne come volontari. In Oregon le potenti tribù native hanno l’esclusiva sui casinò e cercano in ogni modo di contrastare tutte le altre sale. Fino ad ora le poker room locali avevano ovviato al problema offrendo ai propri dealer contratti di collaborazione gratuita e non trattenendo rake sui loro tornei, basando i propri guadagni unicamente dalle attività collaterali come vendita di cibo e bevande, “forzando” i propri clienti ad una mancia “non obbligatoria, ma quasi” ai dealer che operavano gratuitamente.
Il prossimo passo per contrastare legalmente la legge, potrebbe essere quello di togliere del tutto i dealer, facendo fare da mazzieri gli stessi giocatori, trasformando praticamente la poker room in un home game casalingo. E già mi immagino il casino di partecipare ad un gioco di carte dove sono gli stessi giocatori a distribuirle….A breve potrebbe anche partire una nuova campagna di sensibilizzazione: “se abbandoni un dealer in mezzo all’autostrada, il vero mazziere sei tu!”