Ultimamente i team pro delle poker room italiane cambiano di continuo. Nessuna formazione è esclusa da questa nuova moda, anche se Pokerstars, Sisal Poker, Winga Poker e GDPoker tendono a mantenere una struttura di base.
Ultimamente i team pro delle poker room italiane cambiano di continuo. Nessuna formazione è esclusa da questa nuova moda, anche se Pokerstars, Sisal Poker, Winga Poker e GDPoker tendono a mantenere una struttura di base.
Ultimamente i team pro delle poker room italiane cambiano di continuo. Nessuna formazione è esclusa da questa nuova moda, anche se Pokerstars, Sisal Poker, Winga Poker e GDPoker tendono a mantenere una struttura di base.
Ma come mai tutti questi cambiamenti? Perchè con il passare del tempo la durata dei contratti di sponsorizzazione si è cosi ridimensionata? E perchè molti team sono scomparsi?
Proviamo a dare delle risposte. In questi ultimi mesi il poker live italiano ha vissuto grandi cambiamenti. L’evoluzione del gioco e le leggi di mercato hanno portato diversi sconvolgimenti sia nella gestione delle poker room online che nelle strutture dei poker team live.
Anche il poker live è in continuo cambiamento
Sono stati tanti i passaggi di giocatori tra i vari team, avvenuti sia per scelte economiche che d’immagine. Negli anni passati c’è stata la corsa per accaparrarsi i migliori giocatori italiani presenti sul mercato. Diversi i team pro nati con l’intento di spingere attraverso il live, appunto con i grossi nomi, i propri interessi online, ovviamente perchè le poker rooms online guadagnano sui giocatori che giocano sul poker online e non certo dal vivo.
Il poker live di per sè ha rappresentato spesso soltanto un costo per una room che cerca di sfruttare unicamente il richiamo del giocatore. In questo senso molti nel 2011 hanno deciso di non applicare più la stessa politica adottata negli anni scorsi, abbandonando definitivamente l’idea di creare un team senza badare a spese.
Alcuni team tendono a mantenere una struttura solida
La politica gestionale del team pro è così cambiata e dopo le grandi spese adesso si cerca di ridurre i costi e sopratutto di pagare il giocatore sponsorizzato senza infierire sul budget della room. Oggi molti dei professionisti vengono gratificati con una forte rake sul giocato online contribuendo personalmente, producendo rake, al proprio stipendio.
Al alcuni invece vengono offerti dei contratti a prestazione, un pò come i contratti a gettoni dei calciatori. Cioè più un giocatore rende durante i tornei live più acquista benefit nei confronti della poker room che lo sponsorizza.
Nuova gestione dei team live per le poker room
Questo ha portato, ovviamente, ad una trasformazione della struttura stessa dei team che sono stati indirizzati verso scelte derivanti prettamente dall’online o dal rendimento. Oggi più un player gioca in una poker room, più fa risultati nei live e maggiore è la possibilità di entrare a far parte, in maniera definitiva, di un poker team e quindi giocare anche tanti tornei live.
Il nuovo sistema però non sempre si trova in sintonia con i giocatori, soprattutto i poker pro nati prettamente dal live, che spesso hanno preferito interrompere i rapporti con le poker room. Le nuove condizioni contrattuali infatti, per molti, non soddisfano più le loro aspettative e per questo optano per proseguire senza nessun aiuto nella propria carriera.
Alcuni giocatori hanno preferito continuare da soli
La verità è che tutto il movimento del poker, dopo una prima fase di slancio ed entusiasmo sta ora scoprendo il momento in cui le spese vanno razionalizzate e ponderate, nella costruzione dei team così come in tutte le altre spese collaterali alla gestione di un movimento che sì cresce, ma contestualmente spende sempre di più per mantenersi.
Qual è il tuo pensiero in merito, cosa pensi dei team live delle poker room italiane? Vieni a dire la tua sul Forum di PokerItaliaWeb, ti aspettano più di 12.000 utenti pronti a confrontasi con le tue idee.
Scritto da Giuseppe “Pidduv” Messineo
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