Un dibattito infinito che non accenna a trovare una soluzione. Ma se il problema fosse posto in maniera errata? Ha senso escludere il rischio, per classificare il poker online, come uno skill game ovvero un gioco di abilita’? Io credo proprio di no.
Un dibattito infinito che non accenna a trovare una soluzione. Ma se il problema fosse posto in maniera errata? Ha senso escludere il rischio, per classificare il poker online, come uno skill game ovvero un gioco di abilita’? Io credo proprio di no.
Un dibattito infinito che non accenna a trovare una soluzione. Ma se il problema fosse posto in maniera errata? Ha senso escludere il rischio, per classificare il poker online, come uno skill game ovvero un gioco di abilita’? Io credo proprio di no.
Ma il poker è un gioco d’azzardo oppure no? Me lo chiedo visti gli ultimi sviluppi, non solo italiani, intorno alla questione live. Basti pensare a quello che per ora è l’epilogo della situazione svizzera: dapprima riabilitato in quanto skill game ma poi, cambiato giudice, è stato di nuovo fermato in quanto gioco d’azzardo. Come mai tanta indecisione?
Per prima cosa occorre sottolineare che il poker giocato senza conoscenza è un gioco d’azzardo. A tutti gli effetti: si mettono soldi nel piatto senza sapere nulla delle possibilità di un ritorno economico. Ma se la conoscenza delle dinamiche teorico pratiche della specialità giocata vengono in supporto al giocatore, ecco che il poker cessa di essere un gioco d’azzardo e diventa un gioco di numeri e bilanci “economici”.
Prima di trarre delle conclusioni facciamo un altro esempio: l’imprenditoria. Cosa succede quando un investitore mette i suoi soldi in un progetto fallimentare? Li perde, no? Se invece l’investimento è oculato l’imprenditore sul lungo termine tenderà a guadagnare soldi anziché perderli. Mi ricorda qualcosa… ma non c’è nessuna legge che ci impedisca di perdere i nostri soldi in investimenti stupidi.
Il punto della questione è che nel caso del poker il giocatore è trattato come un bimbo da accudire; nel caso degli investimenti finanziari, come un adulto in grado di decidere per se stesso. Chiunque abbia studiato economia sa benissimo che è un’attività basata su informazioni parziali proprio come il poker, ma nella considerazione comune è vista come un’attività nella quale chi è bravo guadagna mentre chi è incapace perde soldi. Tutti lo accettano perché non si pongono nei panni dell’incapace per il quale il mercato azionario è puro azzardo, ma si mantengono nella posizione di chi, magari non conosce il settore, ma sa che chi lo conosce può ottenere ottimi guadagni.
Per il poker il discorso è diverso, non è mai considerato con un minimo di astrazione, bensì sempre da un punto di vista particolare, o del vincente o del perdente. Ma se cercassimo di allontanarci per guardare da lontano credo che vedremmo facilmente che il poker, al contrario di altri giochi d’azzardo puro, è molto simile ad ogni attività umana nella quale chi eccelle vince sui mediocri.
C’est la vie, où tous le bateaux vont à l’hazard pour rien, n’est pas?
scritto da Luca ‘ilFilosofo‘ Barbi