Ha fatto molto scalpore il nostro articolo, apparso qualche giorno fa, dove il nostro articolista si chiedeva se il divieto dei marchi .com fosse ancora valido durante i maggiori tornei di poker giocati in Italia.
In questi due giorni abbiamo letto molti messaggi scritti su questo argomento, nel nostro forum, ma anche su altri forum di poker italiani, su facebook, nelle bacheche di moltissimi giocatori italiani, ma e’ giusto spiegare con la massima attenzione quello che effettivamente e’ successo, perche’ l’articolo era un editoriare e Ronnie ha scritto il suo pensiero, cercando di argomentarlo con le immagini ricavate dal nostro blog live della seconda tappa dell’ Ipt pro League in corso a Sanremo.
Ma vediamo realmente cosa e’ successo a Sanremo, ma prima facciamo un passo indietro e andiamo a rileggere il comunicato stampa che pokerstars.it ha diramato il 27 Marzo 2010
“Pokerstars.it, dopo le recenti notizie pubblicate nelle cronache e nella comunità italiana di giocatori di poker online, conferma che il PokerStars.it European Poker Tour di Sanremo (15-21 Aprile 2010) accoglie tutti i giocatori indipendentemente da come si sono qualificati al più importante evento italiano dell’anno.”
Tuttavia i giocatori potranno indossare solo i loghi degli sponsor con una licenza italiana rilasciata da AAMS. Ai giocatori sponsorizzati da operatori senza licenza italiana non sarà consentito di portare il logo dei loro sponsor, sia esso .COM .NET .IT o di qualsiasi altra variante. Ciò è dovuto al fatto che è illegale pubblicizzare in Italia, i loghi o marchi commerciali di operatori privi di licenza italiana”.
Cosa e’ successo quindi in questa tappa Ipt visto che dalle foto postate nel precedente articolo si vedevano chiaramente due giocatori sponsorizzati da poker room.com seduti a giocare la tappa della Ipt pro League?
La risposta ci viene riportata dal nostro inviato a Sanremo Stefano Guerri, che parlando con gli organizzatori e i giocatori presenti ha poi scritto nel nostro forum quanto segue:
“Il regolamento delle toppe per le poker room .com c’e’ sempre. Antonio Buonanno aveva il marchio Europk ma legato ad una linea di abbigliamento e non pubblicizzava la poker room.com, mentre per i due giocatori del team Venice Poker, sono semplicemente entrati con le toppe e sono stati poi “oscurati” con nastro adesivo nero sul logo. com, quindi una svista delle persone preposte a “vigilare” sulle toppe che hanno ritenuto che Venice poker fosse la sala del casino’ di venezia con regolare licenza aams e quindi perfettamente legale in Italia.
Possiamo concludere riaffermando che il divieto di pubblicizzare marchi non autorizzati in Italia e’ sempre valido durante i tornei organizzati da pokerstars.it, e che questa norma verra’ fatta rispettare con molta attenzione.
Redaelli “Boss” Tiberio