Si parla tanto di poker live in Italia, mentre i circoli restano chiusi da piu’ di un anno senza che aams trovi una soluzione, il poker live nei casino’ registra una brusca frenata in termini di giocatori partecipanti ai tornei.
Si parla tanto di poker live in Italia, mentre i circoli restano chiusi da piu’ di un anno senza che aams trovi una soluzione, il poker live nei casino’ registra una brusca frenata in termini di giocatori partecipanti ai tornei.
Si parla tanto di poker live in Italia, mentre i circoli restano chiusi da piu’ di un anno senza che aams trovi una soluzione, il poker live nei casino’ registra una brusca frenata in termini di giocatori partecipanti ai tornei.
Il primo torneo che ha sicuramente subito molto il “calo” di giocatori e’ stata la tappa Sanremese dell’IPT, non tanto il torneo da 2200 euro, che ha superato ampiamente i 300 iscritti, ma piu’ in generale la mini Ipt “precipitata” a soli 150 iscritti, e la Ipt Pro League, torneo che non ha neppure raggiunto il cap di 64 iscritti, ma si e’ dovuta accontantare di soli 48 giocatori al via. Sicuramente l’Ipt rimane il torneo di punta del poker live in Italia, ma dopo il picco raggiunto a Venezia con oltre 500 iscritti (un traguardo enorme per un torneo da ben 2200 euro di buy-in) gia a Nova Gorica i numeri erano diminuiti sotto i 400 iscritti, e a sanremo i numeri sono ulteriormente scesi.
Un tavolo da gioco durante un torneo live
Non se la passa meglio il Pgp (Poker grand Prix) anzi direi se la passa veramente male, con numeri in forte discesa ormai da mesi. Anche la tappa di Saint Vincent dopo il grande “flop” di Venezia, non risulta particolarmente felice per gli organizzatori, con il garantito di 200 mila euro superato di un soffio, e sopratutto l’arrivo di molti big di altre poker room online, non ha sicuramente reso il torneo piu’ interessante per i giocatori “normali” visto che alla fine si contano solo 138 iscritti. Il Pgp prosegue la sua seconda stagione in continuo ribasso, con una perdita media di oltre il 30% di iscritti se confrontato con la prima edizione.
Brutte notizie anche per il torneo di Snai, anche in questo caso i giocatori iscritti alla Snai poker Cup superavano di un soffio i 200 iscritti, ma confrontati con le prime due tappe il calo e’ molto evidente. La prima tappa ha visto al via oltre 400 giocatori, la seconda 280, e in questa terza tappa “solo” 202. Anche in questo caso aver deciso di trasmettere per la prima volta, il tavolo su poker italia24 la tv del poker, non ha certo influito sul numero di giocatori iscritti, che in sole tre tappe si sono dimezzati.
Ipt Sanremo 2010
Il day1A dell’Ept Vienna ha decisamente confermato che il poker live ha una vera battuta di arresto in italia, solo 7 italiani iscritti al day1A, sui 234 giocatori al via. Vedremo oggi nel day1B se questo trand negativo continuera’, oppure gli italiani hanno deciso di giocare tutti il day1B.
Sicuramente il numero di tornei live troppo elevato, i buy in che stanno diventando sempre piu’ “economici” e quindi un grande ingolfamento di tornei nei casino’ Italiani, Slovenia, Svizzeri, Francesi di tornei giocabili con strutture sempre piu’ lunghe, stanno di fatto saturando un mercato che con il passare del tempo, sta diventando sempre meno gioco, e sempre di piu’ spettacolo.
Il tavolo finale dell’Ept Londra 2010
Il mio pensiero finale su questo argomento e’ semplice, il poker live non e’ assolutamente in un momento di difficolta’, anzi i numeri rimangono sempre ottimi, ma con il passare del tempo penso che i troppi tornei, e sopratutto il pensare che ai giocatori “normali” interessi la tv, o interessi che ai tornei ci siano i giocatori “griffati” o peggio ancora, modelle, ballerine, show girl, attori, attrici…..fa si che alla fine il poker stia diventando sempre meno un gioco e sempre piu’ un grande spettacolo mediatico dove il giocatore alla fine non conta piu’ nulla, e’ solo uno strumento per fare ascolti. Ma e’ bene ricordare che senza i giocatori lo spettacolo finisce!
Redaelli “Boss” Tiberio
reda@pokeritaliaweb.org