Due anni fa veniva legalizzato il poker in Italia. Finalmente dopo anni di incertezze, dovute ad una normativa poco chiara, gli italiani possono giocare legalmente a poker, ma sono nella modalita’ online.
Due anni fa veniva legalizzato il poker in Italia. Finalmente dopo anni di incertezze, dovute ad una normativa poco chiara, gli italiani possono giocare legalmente a poker, ma sono nella modalita’ online.
Due anni fa veniva legalizzato il poker in Italia. Finalmente dopo anni di incertezze, dovute ad una normativa poco chiara, gli italiani possono giocare legalmente a poker, ma sono nella modalita’ online.
Avete capito bene, il gioco del poker, lo stesso gioco che ogni giorno giocate collegati al vostro pc, dove potete vincere (o perdere) centinaia di euro, trasmesso ormai in molte reti con programmi appositi, lo stesso poker che vedete pubblicizzato negli stadi, in tv, con televendite che vi enunciano la grande facilita’ di vincita, e’ legale solo ed esclusivamente online, e per lo stato italiano lo si puo’ giocare solo sulle poker room online che hanno acquisito una regolare licenza rilasciata dal monopolio della nostra nazione.
Il poker live e’ ormai una grande realta’ anche in Italia
Ma e’ possibile che dopo due anni lo stesso gioco che si gioca legalmente online, nella sua versione live sia legale solo nei quattro (sottolineo 4) casino’ italiani, mentre se si e’ sorpresi magari a giocare una semplice partita a texas hold’em fra amici in un (ex) circolo, si rischia una denuncia penale per favoreggiamento al gioco d’azzardo?
Ma come si e’ arrivati a questa “Folle” legge?
Facciamo qualche passo indietro negli anni, per capire come sia stato possibile arrivare ad una legge tanto ingiusta, che da una parte ha eliminato il poker live nei circoli in Italia, ma di fatto ha visto la nascita di tante “bische” clandestine, dove si gioca tranquillamente a poker ogni sera, sopratutto nel centro e sud italia.
Erano piu’ di mille i poker club aperti prima della nuova legge
Fino a 3 anni fa la legge Italiana in materia di poker live, era affidata in esclusiva ad una sorta di interpretazione di un regio decreto, da parte dei questori delle singole provincie italiane, che a loro discrezione potevano inserire il gioco del poker texas hold’em nella tabella dei giochi proibiti (come il poker a 5 carte), oppure rilasciare ai singoli poker club che ne facevano richiesta il nulla osta per poter organizzare tornei di texas hold’em, senza nessuna uniformita’ di giudizio. Erano frequenti i casi che nella stessa Regione molti questori applicassero normative diverse, quindi in molte provincie anche confinanti il gioco era consentito, mentre bastava spostarsi di pochi chilometri e lo stesso gioco diventata proibito.
In pochi anni con la nascita anche di molte federazioni di poker live, i circoli di poker esplosero in tutta la penisola, e si inizio’ a porre la questione se questi club potessero comunque nascere senza regole, e sopratutto come fare a tassare questi poker club, per ottenere una rendita anche per lo stato.
I finanzieri sigillano un poker club
Nel frattempo il poker online veniva legalizzato, e moltissime poker room online entrarono nel nostro mercato “liberalizzato”. Fu subito un enorme successo per questo gioco, e per lo stato che oltre ad aver venduto ogni singola licenza, incassa anche una percentuale sulle giocate dei singoli giocatori.
Ma perche’ il poker live non viene legalizzato?
La risposta piu’ semplice che potrei darvi e’ questa: “E’ tutta una questione di tasse”, ovvero e’ molto piu’ complicato per lo stato riuscire a gestire e controllare i circoli di poker, perche’ a differenza del telematico dove tutto e’ automatico e controllato, al momento nessuno e’ riuscito ad “inventare” un regolamento che riesca veramente a tassare ogni singolo poker club, e che quindi tramuti in “soldi” la legalizzazione su scala nazione del poker live.
Ma non e’ solo una questione di soldi. Lo scorso anno il parlamento italiano ha approvato una regolamentazione per il poker live, che se applicata decreta da sola il fallimento di questo gioco, per via di norme troppo repressive, che non favoriscono la nascita di un busness, e quindi di un introito sia per i gestori dei poker club, sia per lo stato italiano. Ed e’ questa la vera ragione che da oltre un anno blocca la nascita di qualsiasi regolamentazione da parte del monopolio di stato.
Al monopolio e’ stato dato il compito di regolamentare il poker live
Un altro problema poi che si pone tra la regolamentazione e il poker live, sono i casino’ i 4 casino’ italiani, che rivendicano con forza il loro ruolo di “paladini” della legalita’, e quindi gridano con forza la loro contrarieta’ alla nascita dei circoli, che sicuramente potrebbero “contrastare” il predominio sui maggiori tornei di poker che si svolgono in Italia.
Ma a chi giova questa situazione?
Mi spiace dirlo, ma come in tutte le situazione della vita, quando le cose vanno male, ci sono sempre delle “entita’” felici di questa situazione. Potrei affermare che nella vicina Slovenia, In Francia, Austria, Malta ed altri stati Europei i maggiori casino’ sono felici di questa situazione “anomala” italiana, con soli 4 casino’ (molti dei quali neppure attrezzati con una poker room permanete) e nessun poker club legale, per ospitare i tantissimi appassionati che sono costretti a lunghe trasferte per il solo piacere di “giocare” un torneo di texas hold’ em. Anche gli organizzatori dei principali tornei italiani penso siano contenti della situazione attuale, come sicuramente lo sono le tantissime bische clandestine sparse in italia, che in barba ad ogni legge continuano ad organizzare (impuniti) ogni sera tornei di texas hold’em (con tanto di pubblicita’ su facebook, via cellulare, con volantini) magari anche con montepremi garantiti, senza che nessuno muova un dito per far rispettare una legge entrata in vigore il 29 Luglio 2010.
Il casino’ di Saint Vincent e’ uno dei 4 casino’ italiani
Quanto dovremo aspettare ancora per “sanare” questa folle situazione?
Questa ‘e la risposta sicuramente piu’ complicata da dare, ma secondo il mio parare ci vorranno ancora parecchi anni, prima che lo stato si decida a creare una regolamentazione seria anche per il poker live. Sembra e sottolino sembra che in questo momento a tutti vada bene questa situazione “di tacito assenso” ovvero finche’ non succede un “botto” continuaiamo su questa strada, dove alla fine tutti ci stanno guadagnando…..tranne i giocatori!
Fai sentire la tua voce, vieni nel nostro forum e rispondi al nostro sondaggio sul poker live.
Redaelli “Boss” Tiberio
reda@pokeritaliaweb.org