Niente rimborso al player compulsivo francese

 

 

Il fatto è venuto a galla lo scorso dicembre, quando un uomo di 37 anni originario di Reims, giocatore compulsivo di poker online, ha denunciato lo Stato francese in quanto, per un errorre di trasposizione nell’indirizzo del giocatore, non gli è stato impedito di giocare a poker online come aveva richiesto.

 

La nuova legge sui giochi in Francia protegge le categorie a rischio, o almeno dovrebbe, obbligando i siti autorizzati a proporre ad accettare un nuovo giocatore, solo dopo aver consultato il database del Ministero per esser sicuri che non sia inserito nella lista dei giocatori inibiti al gioco. Lista che comprende attualmente 36.000 nominativi con un’alternanza mensile di circa 800 persone tra chi ne entra e chi ne esce.

 

 

Il giocatore 37enne aveva chiesto di essere inserito in tale lista del Ministero, ma un errore di trasposizione del suo indirizzo gli aveva permesso ugualmente di iscriversi e giocare al poker online dalla propria abitazione. Con risultati disastrosi per lui, arrivato a giocarsi interi stipendi.

 

Così il giocatore francese ha pensato bene di chiedere ben €100.000 di risarcimento allo Stato per la mancata interdizione ai siti di gioco. Ma il giudice del tribunale non l’ha pensata allo stesso modo, respingendo ogni accusa.

 

Ora per il player compulsivo non resta che rassegnarsi o ricorrere in appello. Ma la cosa importante per lui è che ora il suo nome, con relativo indirizzo esatto, sia finalmente presente in quella lista di ex giocatori.

 

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