Niccolò Caramatti: varianza negativa nel live senza fine

In questo quarto appuntamento con le pillole settimanali di Niccolò Caramatti, il poker pro del Team Sisal ci parlerà del suo recente IPT Grand Final giocato a Sanremo. Ennesimo torneo terminato out dalla zona premi a causa dei soliti colpi sfortunati.

Che sarebbe stato un torneo maledetto anche questo Grand Final, Niccolò Caramatti, lo aveva capito fin da subito, quando dopo nemmeno tre livelli di gioco si è ritrovato con appena 3000 chips davanti, giocando non super aggressivo come noi tutti lo conosciamo, bensì prendendo delle sonore batoste con mani come AA, AK e AK. Nella sua ultima pillola appunto ci racconta della mano con gli assi.

Niccolò Carmatti aveva appena occupato il suo posto al tavolo e dunque su molti giocatori non possedeva ancora info dettagliate, come sul suo avversario alla sua destra che da utg apre il gioco rilanciando standard. Il pro Sisal da utg+1 contro rilancia e quando la parola torna all’original raiser questi prima prepara un ulteriore raise e poi decide per un semplice call. Una mossa che ha insospettito Niccolò, che a quel punto era certo di stare giocando contro una mano forte da JJ+. Flop esce J-7-4. Oppo check-call alla bet lunga di Caramatti. Turn 5, e omino fa questa volta un check-raise. Ora Niccolò è certo della forza del suo avversario che potrebbe avere le seguenti mani: QQ, KK o AJ di cuori (essendoci due cuori in terra). Tuttavia, il pro Sisal opta per il call. River 10 di quadri e lui esce puntando forte. Qui il nostro pro sa di dover passare, anzi, sa che avrebbe dovuto farlo già al turn probabilmente, ma non avendo info sull’avversario chiama e gli assi gli sono scoppiati puntualmente da un set di Jack.

Da lì per fortuna riesce a risalire sulle 26mila chips, giocando un poker impeccabile, ma poi lungo il suo cammino inciampa in un full house che punisce il suo colore e lo manda a casa ancora una volta anzi tempo. Qui, poco dopo l’eliminazione, succede un altro aneddoto simpatico che Niccolò prontamente ci racconta: “Eliminato dal torneo, come mio solito regalo il mio libro al mio giustiziere, tuttavia, questa volta quando vado a porre il mio dono al mio avversario, questi si gira e mi dice <<Caramatti, di queste ‘Bip’ ne ho già lette abbastanza>>. Rimango senza parole dalla maleducazione e regalo il libro a un ragazzo”.

Tornando al poker giocato, Carammatti, ci fa sapere che ora il suo prossimo evento live sarà alle WSOP, dove è possibile fare il vero grinding live, e a proposito di grinding… nell’online le cose continuano ad andargli a gonfie vele. Il 2012 è il suo miglior anno di sempre, è per questo in queste ultime due settimane che lo separano da Las Vegas si concentrerà solo sull’online, snobbando per una volta i vari eventi live in programma nei prossimi giorni. Chiude poi con l’ultima chicca per gli appassionati del cibo, consigliando ai suoi ascoltatori un ottimo ristorante ad Alassio chiamato Il Palma.

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