Poker live: nuovo attacco del Ministro Renato Balduzzi e Aams dice no alla partenza delle sale live

Non c'è pace per il progetto che prevede l'apertura di mille sale da poker live sul territorio italiano. Se ne parla da diverso tempo e la decisione cambia di giorno in giorno. Ora, che la cosa pare essere definita, il Ministro della Salute Balduzzi spara a zero su questo provvedimento.

Conferenza stampa dai toni forti per il Ministro della Salute Renato Balduzzi che ha avuto parole dure nei confronti dei recenti emendamenti alla legge Stabilità sul gioco d'azzardo che, di fatto, permetteranno l'apertura di mille nuove sale da poker live nel 2013. “Sono sconcertato per gli emendamenti notturni sul gioco d'azzardo patologico che sembrano invertire la direzione che il governo ha avuto rispetto a questa questione di impatto enorme” – ha dichiarato il ministro.

Un nuovo definitivo attacco dunque alla regolamentazione del gioco live in Italia. Paese dove ormai il poker online è legale e legittimo, e decisamente ben frequentato, da ben 4 anni. Ed i limiti di gioco sono tali che ogni singolo cittadino potrebbe tranquillamente rovinarsi senza la necessità di andare a giocare al circolo come si faceva in passato e come ancora si fa, in barba alle leggi, in molte zone d'Italia. E dove nessuno si è mai rovinato, questo è bene precisarlo.

Non si capisce quindi da dove deriva tale livore e accanimento da parte del Ministro Balduzzi che rincara: “siamo in presenza di un assalto di questa o quella lobby“. Senza specificare di chi o cosa parli che avrebbe tutto questo interesse a far aprire le sale di poker live. il ministro della salute dovrebbe ben informarsi prima di sentenziare. Quali sarebbero le lobbies che preferirebbero avere 100 giocatori a sera in una poker room reale quando nel palinsesto online riescono ad averne 10 volte di più ogni sera? E creare nuovi posti di lavoro, nuovi introiti per lo Stato sotto forma di tasse e nuovi indotti e quant'altro possa portare gioco e aggregazione in un posto unico è davvero sconveniente e pericoloso per il nostro Paese?

Domande alle quali vorremmo che rispondesse lo stesso Ministro, come pure quei disinformati giornalisti dei vari telegiornali nazionali che pur di fare sensazionalismo sono pronti a porre agli occhi degli italiani solo il lato peggiore, e quasi mai veritiero, della possibilità di aprire delle poker room legali sul territorio nostrano.

L'unica cosa che ci consola è che, al pari di quanto successe 4 anni or sono, anche quando partì il poker online .it vi era chi gridava allo scandalo come se avesse visto il diavolo invitato in paradiso. E invece il comparto giochi online è andato avanti e cresciuto lasciando il via libera prima al poker cash game, quindi ai giochi da casinò e ora anche alle slot. Senza parlare dei vari Gratta e Vinci e bingo posti da subito a disposizione di tutti, giocatori compulsivi e non.

Noi appassionati di poker abbiamo sempre mantenuto le distanze del nostro amato gioco con tutta l'altra offerta dei palinsesti italici, evidenziandone le differenze e la pericolosità dei secondi a fronte di una gioco ritenuto in quasi tutto il mondo quale gioco di abilità e dove quindi la componente aleatoria è decisamente meno incisiva.

Il Ministro Renato Balduzzi si sbaglia, al pari di quanti la pensano come lui. E se ne accorgeranno solo quando le poker room live saranno finalmente e definitivamente attive e funzionanti. Apportando nuova linfa al comparto giochi e nuovi introiti per il nostro paese.

Ma a dar manforte al Ministro e' intervenuto anche il monopolio di stato (Aams) che ha dichiatao su agimec ” In una nota, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Area Monopoli – ha precisato infatti che “l’introduzione del c.d. “poker live” è legata alla approvazione di un regolamento che ne disciplini le modalità di svolgimento. Il regolamento non è ancora stato emanato ed è in corso una riflessione sulla opportunità di introdurre questa tipologia di gioco che, per la prima volta, vedrebbe fisicamente interagire i giocatori, creando problematiche per i controlli sulla regolarità del gioco e per la prevenzione di eventuali fenomeni di riciclaggio.”

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