Torna la nostra rubrica dedicata ai pokeristi in rete. Vediamo cosa scrivono di interessante questa settimana i pro su Facebook… Scopriamo ad esempio che Enrico Mosca è stato invitato ad una trasmissione tv per parlare di poker e azzardo.
Pokeristi social: Mosca va in tv, Marcucci fa il poeta
Torna la nostra rubrica dedicata ai pokeristi in rete. Vediamo cosa scrivono di interessante questa settimana i pro su Facebook… Scopriamo ad esempio che Enrico Mosca è stato invitato ad una trasmissione tv per parlare di poker e azzardo.
Bentornati alla nostra rubrica che spulcia le pagine Facebook dei pokeristi italiani per scoprire qualcosa di cuorioso e divertente. In questi giorni tanti pro commentano risultati e scommesse sulla Champions League, ma ci sono anche chicche su altri temi… Cominciamo con una notizia interessante che riguarda il piemontese Enrico Mosca: “Oggi sono stato invitato dalla TV nazionale a partecipare ad una trasmissione per trattare la differenza tra gioco d’azzardo e gioco d’abilita’ …mmmmm trappolone in arrivo ma andiamo“. Speriamo che Mosca riesca a far valere le sue idee, in passato abbiamo già avuto troppe esperienze negative.
Il siciliano Ferdinando Lo Cascio tranquillizza i suoi colleghi: “Tranquilli amici regs li perdo tutti io i colpi per voi… Mi sacrifico per voi…“. Misha Marculet apre il suo cuore: “Una cosa divinamente bene ho fatto nella vita, mia figlia! Ogni giorno sono sempre più fiera di essere sua madre!“. Paolo Compagnucci ci strappa una risata: “Mettono cosi tanto da dietro per poi finire davanti che le HH dei miei MTT ormai le carico su youporn!”. Stefano Puccilli non è da meno: “Sig.ra distinta entra al bar e chiede al barista ‘cornetti ne avete?’ immediata la risposta ‘spero de no signora’ EPIC WIN“
Gianluca Marcucci si conferma un vero poeta: “Come un’onda anomala che sbatte carcasse di vecchie navi sulla spiaggia, anche noi prima o poi tiriamo fuori quello che abbiamo dentro, e quando questo accade avviene a qualsiasi costo e qualunque sia la forza necessaria per farlo. Ritengo sia una delle cose che in assoluto io temo di più. Il dovermi confrontare davvero con quello che sento dentro e che nascondono dentro gli altri. Verità che spesso nessuno ha il coraggio di dirmi in faccia. Scrivere per me è percorrere questa strada. Quella di un’onda nella sua inarrestabile corsa verso la terra ferma. Il resto è tutto cremine per la pelle, televisione, facebook, hamburger, coca zero, chiacchiere di statistica, calcio la domenica, malinconia di aperitivi e di risate eccessive, capricci di un bambino, relazioni stanche, lunghissimi viaggi, previsioni meteo che dicono che forse domani pioverà o forse no. All’inizio è un mare calmo. Poi arriva l’onda“.
Filip Bedzinski invece ne ha per tutti. Un pensiero per gli scommettitori: “Ma veramente c’è ancora gente che gioca il 2 del Barcellona a Milano contro il Milan con una quota ridicola ogni anno e ogni anno puntualmente non esce?“. Un pensiero molto più socialmente impegnato: “Qui serve essere furbi e affamati, portare un popolo di pecore ad agire come leoni, serve scaltrezza, serve avere il testosterone al punto giusto. Non abbiamo bisogno di santi ma di seri e concreti figli di puttana che abbiano un’idea vera di giustizia sociale e di sviluppo“.
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