Poker e fisco: spunta una tassa del 20% sulle vincite estere

Torna il caos legislativo nel poker live. Dopo le buone notizie che sembravano aver chiuso i problemi con il fisco per tanti giocatori, spunta una bozza di legge che prevede una tassazione del 20% sulle vincite ottenute all’estero.

Incredibile ma vero, non c’è proprio pace per i giocatori di poker italiani, che devono costantemente tenere d’occhio la situazione legislativa e giudiziaria in materia di vincite all’estero. Recentemente abbiamo avuto solo buone notizie riguardo al famigerato caso ‘All in’ che sembrava destinato a concludersi con una clamorosa sconfitta per il fisco italiano. Le sentenza del 22 ottobre alla Corte di Giustizia Europea aveva sorriso a Cristiano Blanco, mentre Dario Minieri in questi giorni si è visto annullare degli accertamenti.

Ieri invece ha fatto il giro del web una notizia che rimescola di nuovo le carte. GiocoNews, che segue da tempo queste questioni, ha rivelato infatti una nuova bozza di un decreto legislativo, dove si parla di aliquote per le vincite nei casinò esteri. Per farla breve, qualcuno vorrebbe applicare una tassa del 20% su tutti i giochi di abilità o fortuna disputati appunto in casinò stranieri e appartenenti allo Spazio Economico Europeo.

Nei casinò italiani invece la tassazione rimarrebbe più bassa, fissa al 10%. Come spiega il dottor Sebastiano Castaldi, tutto questo avrebbe poco senso in quanto “si creerebbe una disparità di trattamento, andando contro la sentenza dei giudici europei del caso Blanco. Una tassa del genere sarebbe inapplicabile, la bozza va corretta e la contraddizione evidenziata”.

Per fortuna dunque stiamo parlando di una ‘mezza bufala’, questa tassa del 20% sicuramente verrà rivista e modificata. Resta il fatto che il governo non si vuole proprio arrendere e in qualche modo cerca probabilmente di ottenere qualcosa dalla vincite estere dei giocatori. Quando finirà questa estenuante battaglia? Speriamo presto.