Filippo Candio: “Non ho più gli stimoli giusti per giocare a poker”

Dopo tanto tempo Filippo Candio è tornato a giocare un grande torneo di poker live, in occasione dell’IPO 18. Abbiamo avuto il piacere di fare una lunga chiacchierata con lui, che ci ha parlato della situazione attuale del poker live e online.

Si è appena concluso a Campione d’Italia l’IPO 18, un grande torneo che ha registrato oltre 1.700 iscritti e che noi di PIW abbiamo seguito come al solito attraverso il nostro blog live. Tra i big presenti, oltre ai vari Bonavena, Pescatori e Minieri, c’era anche il sardo Filippo Candio, tornato ai tavoli live dopo più di un anno. Candio è arrivato al Day 2 del Main Event e poi si è piazzato ITM in un Side Event domenicale. Abbiamo avuto il piacere, durante il weekend, di fare una lunga chiacchierata proprio con lui, che ci ha parlato liberamente delle sue scelte di vita e  della situazione attuale del poker.

Il player sardo è secondo nella All Time Money List italiana con oltre 3 milioni vinti e ci ha fatto sognare tra i November Nine delle WSOP. Da un anno a questa parte però ha deciso di cambiare vita, di stare più vicino alla famigila e di dedicarsi al poker solo saltuariamente. Ecco cosa ci ha spiegato: “Sono tornato a giocare perché ho accompagnato mio padre qui all’IPO di Campione. Non ho però in programma per il momento di giocare altri tornei. Non ho motivazioni o stimoli per farlo. Nel poker attuale non ci sono grandi prospettive…“

Cosa intende Candio? Ecco un chiarimento: “Mi manca molto il periodo del boom, dove si viveva alla grande il sogno del poker, quando tutti potevano aspirare ad una sponsorizzazione e alla gloria. Adesso il poker è solo un mezzo per arrivare ai soldi, conta solo l’aspetto meramente economico. Purtroppo il poker a livello mondiale ha subito un duro colpo con il Black Friday proprio quando era all’apice della popolarità. Ora bisogna ricostruire tutto…“

Candio si lancia dunque in questa previsione: “C’è una rinascita da sviluppare. Si può tornare a grandi livelli, io dico che questo avverà entro il 2017. Due anni però sono tanti in questo mondo e sicuramente molti pro non avranno la pazienza per aspettare, quitteranno prima. Il poker si alimenta con i giocatori occasionali, non possono restare per così tanto tempo solo quelli forti a giocare tra loro“.

Ecco invece cosa ne pensa Candio della sua popolarità: “Sono contento di aver lasciato un segno nel poker. Ancora oggi tutti mi riconoscono. Personaggi come me o Minieri sono rimasti nell’immaginario perché qualche anno fa il poker era veramente un sogno, ora non è più così. Le WSOP restano l’unico grande evento seguito e sognato da tutti. In America c’è un’altra realtà, completamente diversa“.

Abbiamo chiesto a Candio anche dell’online: “Per quanto riguarda il mercato online, purtroppo il monopolio di PokerStars non aiuta il movimento. Non ci sono investimenti. La Coren se ne è andata per colpa dei giochi da casinò? Non credo che sia andata veramente così… Io non ho nulla contro i giochi d’azzardo, non puoi pretendere di fare il giocatore di poker e di non essere accostato al mondo dell’azzardo. Sono contrario ai finti moralismi“.

Infine arriva anche una frecciatina agli organizzatori: “Nel poker c’è molta buona volontà ed iniziativa. Purtroppo però le case da gioco e le room non sanno essere lungimiranti“. Che dire? Noi speriamo comunque di rivedere Filippo di nuovo in giro nei tornei live più importanti, anche se la vita da poker pro per lui è solo un ricordo, al momento…