Intervista ad Alessandro Meoni: ‘Sono d’accordo con Pescatori, molti players pensano di essere cosa non sono’

Di recente è tornato alla vittoria, facendo suo il main event dei campionati Isop 2016 conclusi da poco. Ora però è pronto anche per volare a Las Vegas, direzione Wsop 2016. Abbiamo dunque scambiato due chiacchiere con Alessandro Meoni.

Con il player toscano, Alessandro Meoni, abbiamo appunto parlato della sua recente vittoria, che gli ha permesso anche di vincere un pacchetto per le Wsop. Con lui però non abbiamo affrontato solo l’argomento World Series, dove ci ha rivelato che giocherà circa 20 tornei.

Ciao Ale e grazie per la disponibilità. Allora, dopo un 2015 dove, secondo i dati hendonmob, hai centrato un solo ITM (24esimo all’IPO 17), il 2016 sembra essere decisamente migliore. Certo sei uscito in malo modo all’IPO 21, ma ha vinto il main event delle Isop, una vittoria che ti mancava dal 2014, quando a maggio di quell’anno vincevi l’IPO Master. Ti sei poi contemporaneamente aggiudicato il pacchetto per le Wsop.

Si nel 2015 ho fatto pochissimi tornei, dedicandomi molto più allo sport e i cash game vicino casa, e dopo un anno di relax live mi sto rimettendo sotto ora. Farò le Wsop, circa 20 tornei e spero di far bene per poi mollare e andare al mare e dedicarmi un po’ meno ai tornei, aspettando nuovamente la voglia di farli.

Molti giocatori preferiscono concentrarsi più sull’online che sul live, ad alcuni addirittura non importa andare alle Wsop. Tu di quale parere sei? Oggi, visto che nessun più sponsorizza un team, è giusto concentrarsi solo sull’online? Dato che la varianza nel live è decisamente più alta e visto che non puoi massare quanto l’online? Oramai conta poco crearsi un immagine ai tavoli live, tanto di patch al petto non arrivano più?

Si anni fa c’erano diversi sponsor live, ne valeva di più la pena. Comunque io il live lo prendo sempre come un svago, un premio che mi dò dopo aver fatto un buon lavoro online e sopratutto per trovare nuovi stimoli, infatti, sono sempre andato a periodi perché dopo un po’ mi annoierei altrimenti.

In una nostra recente intervista fatta a Max Pescatori, parlando di Global Poker League, ha dichiarato che uno dei grossi problemi che abbiamo in italia è che molti giocatori ‘hanno un ego tremendo’ e che “si contano sulle punte delle dite i veri campioni che sono andati all’estero a sfondare. Ed è clamoroso per una nazione che dovrebbe avere potenziale per essere una delle top di tutto il mondo. Cinque anni fa abbiamo fatto il terzo rake mondiale, eppure, invece, cosa abbiamo vinto, nove braccialetti in totale? Abbastanza ridicolo, in tutti questi anni”. Tu sei dello stesso parere?

Si, pienamente d’accordo con il pensiero di Max Pescatori. La maggior parte dei players pensano di essere cosa non sono.

Tu guardi la Global Poker League? Se si perché, se no perché!

No. Non guardo mai il ‘Poker’ ne seguo tanti blog o forum. Anche se ho sempre giocato online, non sono un grosso intenditore di pc e internet.

Tu giochi a poker più o meno da dieci anni. Guardandoti alle spalle, qual è stato il tuo periodo più buio e quale il periodo che ricordi con più piacere.

5 Ma fortunatamente ho sempre potuto fare ciò che mi pareva e mi sono tolto tutte le soddisfazioni che mi potevo togliere, e il mio motto è sempre stato che i soldi sono come le unghie… Ricrescono!

Nel futuro di Alessandro Meoni ci sarà sempre il poker? Hai mai pensato di fare altro?

Penso che il poker sarà sempre per me un modo per divertirmi e guadagnare soldi. Quando non lo sarà più, farò una pausa per poi riprendere appena sentirò la voglia. Per quanto riguarda altri interessi… adoro passare giornate in giro con la mia bici e ho diverse attività extra poker dove gestisco sia con amici che con mio padre.

Grazie per il tuo tempo e ti saluto. Gl per Vegas!

Grazie a voi per l’intervista e speriamo di tornare con un milione.