PIW intervista Federico Butteroni: “La liquidità condivisa sarà un bene per tutti”

Abbiamo contattato dall’altra parte dell’emisfero il player romano Federico Butteroni, ora in Australia, dove non mancherà di giocare le Aussie Millions. Con lui però non abbiamo parlato di poker live, bensì di poker online e di liquidità condivisa.

Chi meglio di lui che rappresenta una poker room italiana come Snai può esprimerci il suo parere sulla liquidità condivisa. Abbiamo già visto che qualcuno non è tanto convinto che la liquidità condivisa possa essere un bene per i giocatori (italiani), fra i contrati c’è appunto Stefano Foschini. In tanti però sono favorevoli a questo tanto atteso cambiamento nel poker online, fra quelli pro c’è senza dubbio Federico Butteroni, che già da qualche tempo affronta le pericolose acque del .com.

Allora, ciao Federico e grazie semper per la tua disponibilità, anche se sei lontano chilometri da casa. Come avrai letto la Francia ha aperto le porte per un’eventuale liquidità condivisa. Favorevole o contrario?

Ovviamente sono favorevole. Credo sia un bene per il mondo del poker. Ci saranno molti più tornei, specialmente con piccoli buy-in, dove si potrà vincere tanto, grazie a dei field corposi. Uno scenario che potrebbe attirare molti giocatori occasionali. Certo in giro ci saranno più squali e bisognerà stare con gli occhi ben aperti.

Ma secondo te a chi conviene di più avere una liquidità condivisa? Hai Top reg, i giocatori medi, a nessuno?

Guarda, conviene senza dubbio a tutti. I Top Reg avranno maggiori occasioni di giocatori contro giocatori occasionali, anche se certo dovranno anche confrontarsi con giocatori ancora più forti. Conviene anche ai giocatori medi, poiché anche loro potranno trovarsi di fronte giocatori più giocatori occasionali. E guarda, conviene anche al giocatore ‘scarso’, in quanto ci saranno montepremi da favola, che se becchi la tua giornata puoi vincere tanto. Ci saranno poi rackback più alte, più bonus, più freerool per i meno esperti. Insomma, liquidità condivisa si, meglio per tutti.

Ma non credi che molti potrebbe subire sonore bastonate giocando fuori i confini italiani?

Ma… dipenderà da quanto si alzerà il buy-in, se rimarrà il classico 100 fino ad un massimo di 250 oppure ci saranno anche tornei da 500 o mille. Ci sarà in ogni caso sicuramente più varianza, ma non dimentichiamoci che si potranno anche vincere più soldi.

Conosci qualcuno che è andato rotto spostandosi a giocare sul com? Se si, quali sono gli sbagli che si possono commettere quando si approccia un field come il .com?

Conosco tante persone che hanno avuto sia uno swing positivo, sia negativo. Come tutte le cose serve un bilanciamento. I reg dovranno mettersi nuovamente alla prova. Dovranno studiare nuove strategie e tattiche, in quanto gli spot sul .it sono ormai quasi standard, dato che affronti sempre gli stessi giocatori, che ormai hai imparato a conoscere quasi a memoria. Comunque una liquidità condivisa darà tanti stimoli e sono contento. Certo bisognerà attendere come le poker room gestiranno la cosa. Ma in Italia serviva una svolta e questa può esserlo.

Federico grazie mille per la disponibilità, ora ti saluto e divertiti in Australia.

Grazie a voi, è sempre un piacere. Ciao!