Reggio Calabria: vicesindaco di Palizzi gioca online con i soldi del Comune!

Come riportato su ‘Il Fatto Quotidiano’ il vicesindaco di Palizzi (Reggio Calabria) è indagato con l’accusa di aver preso soldi dalle casse del Comune per poi giocarli online, a poker o alle scommesse. Un dettaglio questo ancora del tutto da chiarire.

Purtroppo però, sui giornali in bella mostra nei titoli c’è quasi sempre la parola poker, perché si sa, fa certo più notizia un vicesindaco che gioca a poker online con i soldi del Comune, che un vicesindaco che scommette online sulle partite. Ma vabbè, tralasciamo e teniamoci ai fatti.

L’indagato è Davide Plutino, appunto vicesindaco del Comune di Palizzi, Reggio Calabria. A lui la Procura di Locri gli contesta il peculato. A quanto pare avrebbe giocato online soldi sottratti dalle casse del Comune, fra i 200mila e i 300mia euro.

Ad incastrare Davide Plutino alcune ricevute di un noto gestore britannico trovate nell’abitazione dell’accusato e a palazzo comunale. Nel registro degli indagati c’è poi finito anche un dirigente del Comune. Nel corso della perquisizione, portata a termine dai carabinieri della Compagnia di Bianco su richiesta del procuratore Luigi D’Alessio e del suo sostituto Vincenzo Toscano, tutti i dipendenti dell’ente locale sono stati fatti uscire per non intralciare il lavoro dei militari.

Ad insospettirsi di tali attività il sindaco Walter Arturo Scerbo, il quale aveva notato delle anomalie nella gestione contabile del suo Comune, chiedendo così una revisione dei conti e un accertamento. Si è così scoperto che soldi del Comune venivano giocati a poker online, forse anche per scommettere o per giocare ai casinò online. Ed è ovviamente partita subito un decreto di perquisizione notificato a un dirigente e al vicesindaco Davide Plutino. Tutto ciò è avvenuto mercoledì pomeriggio e ieri il vicesindaco si è dimesso, sindaco la delega al Bilancio, al Personale e alla Polizia Municipale.

Nel 2012 successe un fatto analogo, a Fermo, nelle Marche, dove nel piccolo paesino di Servigliano, il sindaco Maurizio Marinozzi fu accusato di usare i telefoni cellulari del Comune per divertirsi giocando con il poker online.