Vittoria di prestigio per il player giapponese Naoya Kihara che supera un final table quasi tutto statunitense, ad eccezione del belga Davidi Kitai, battendo in heads-up un mai domo Chris De Maci. Evento che ha visto al 40° posto Dario Alioto.
Vittoria di prestigio per il player giapponese Naoya Kihara che supera un final table quasi tutto statunitense, ad eccezione del belga Davidi Kitai, battendo in heads-up un mai domo Chris De Maci. Evento che ha visto al 40° posto Dario Alioto.
Vittoria di prestigio per il player giapponese Naoya Kihara che supera un final table quasi tutto statunitense, ad eccezione del belga Davidi Kitai, battendo in heads-up un mai domo Chris De Maci. Evento che ha visto al 40° posto Dario Alioto.
Viene da Tokyo il vincitore dell'evento #34, il Pot Limit Omaha 6-max da $5.000 di buy-in, Naoya Kihara vero mattatore del tavolo finale. Partito nel Day3 da netto chip leader il player orientale non ha avuto grandi difficoltà a portare a casa il risultato, nemmeno quando, al formarsi del tavolo finale ufficiale, ha dovuto cedere la chip leading al belga Davidi Kitai.
Per giungere ai sei finalisti, partendo dagli unidici qualificati al Day3, si è dovuti ricorrere alle eliminazioni di Kevin MacPhee, del bulgaro Dimitar Danchev, di Joseph Cheong, Jason DeWitt e Scott Bohlman. Kitai era quindi in testa al gruppo da sei, di cui faceva parte anche il runner-up di questo stesso evento delle WSOP dello scorso anno Hans Winzeler, mentre proprio DeMaci era il giocatore con meno chips. Tuttavia il primo eliminato del tavolo finale era Tommy Le, anch'egli con uno stack esiguo rispetto al resto del tavolo, estromesso dallo stesso DeMaci.
con 5 players left la situazione era piuttosto equilibrata in fatto di stack. Almeno fino a quando Naoya Kihara estromette Davidi Kitai in quinta posizione e si porta nettamente in testa. Da questo momento lo strapotere del giapponese è netto ed a farne le spese è Hans Winzeler che in tre mani deve cedergli tutto il suo stack. Per lui un quarto posto che, pur confermandolo tra gli specialisti di questa specialità, sa di amaro dopo i secondi posti in questo evento alle WSOP 2011 ed al PCA dello scorso gennaio.
Al terzo posto esce Daniel Hindin, eliminato manco a dirlo da Kihara, non senza qualche polemica. Infatti l'azione è movimentata nel preflop e viene naturale andare ai resti sul flop 6-10-A. Lo statunitense gira KKQ5 e quando vede la mano dell'avversario, A457, gli dice chiaramente che ha “una mano di m***a“. Il turne e il river non gli sono però di aiuto e si va all'heads-up tra Naoya Kihara, che detiene uno stack di 5.155.000, e Chris De Maci a 1.155.000. E infatti la durata del testa a testa è breve e De Maci deve arrendersi al secondo posto. Braccialetto e premio da $512,029 per Naoya Kihara.
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