Perry Green, il veterano delle WSOP che sfidò Stu Ungar

Perry Green è sicuramente uno dei grandi veterani delle WSOP: da ben 56 anni attraversa il deserto del Nevada per giocare a Las Vegas. Nel Main Event 2012 è arrivato a premio 31 anni dopo la sconfitta in HeadsUp contro il mito Stu Ungar.

Home » Tornei Poker » WSOP » Perry Green, il veterano delle WSOP che sfidò Stu Ungar

Perry Green è sicuramente uno dei grandi veterani delle WSOP: da ben 56 anni attraversa il deserto del Nevada per giocare a Las Vegas. Nel Main Event 2012 è arrivato a premio 31 anni dopo la sconfitta in HeadsUp contro il mito Stu Ungar.

 

Il nome Perry Green probabilmente non vi dirà molto, eppure stiamo parlando di una vera e propria leggenda vivente delle WSOP di Las Vegas. In effetti Green è uno dei tanti storici runner-up che purtroppo finiscono nel dimenticatoio, avendo solo sfiorato la classica vittoria che poi resta negli annali per sempre. Green infatti nel 1981 fu il runner-up del Main Event vinto dal leggendario Stu Ungar (il secondo dei suoi tre Main vinti).

 

Quello fu il risultato più importante per Green che intascò 150mila dollari, ma il suo curriculum è molto più ricco in realtà e meriterebbe maggiore risalto: Green ha vinto tre braccialetti ed è arrivato due volte al Final Table del Main. Il tris di titoli risale agli anni settanta: nel 1976 e 1977 nella specialità Ace to Five Draw, nel 1979 nel NLHE. Negli anni ottanta sono arrivati 5 ITM, negli anni novanta altri 11 ITM e nel nuovo millennio la corsa non si è fermata con 6 ITM.

 

Pensate che Green è arrivato a premio nel Main Event di questa edizione, 31 anni dopo il mitico scontro con Stu Ungar: è arrivato il 23° ITM alle WSOP con un 152° posto da 52.718$. In precedenza era arrivato un 271° posto nel Seniors Championship. Una storia davvero incredibile la sua, che ha origine 56 anni fa, quando per la prima volta attraversò il deserto del Nevada per giocare a poker nella città del peccato. Da allora non ha mai smesso di compiere annualmente questo viaggio, per mantenersi sempre giovane e vivo.

 

Green ammette di sentirsi molto stanco alla sua veneranda età di 76 anni, soprattutto nei tornei molto lunghi come il Main WSOP. Dice di avere sei nipoti che hanno più o meno l'età del 50% dei giocatori che affronta. Nonostante questo riesce ancora a farsi rispettare ai tavoli, sebbene siano molto lontani i tempi della sua gioventù in cui ancora si usavano le pistole oltre alle carte… Forse solo un istituzione come Doyle Brunson lo supera per la longevità e il prestigio della sua carriera.

 

A proposito di vecchie volpi del tavolo verde, chissà chi entrerà quest'anno nella Poker Hall of Fame che per ora conta 42 membri. Di questi, solo 20 sono ancora in vita e proprio Texas Dolly è il personaggio vivente che da più anni è stato inserito nella lista, 24 per la precisione, ovvero dal 1988. Non possiamo che augurare tanta salute a questi players un po'  attempati che rappresentano la continuità dell'eterna favola chiamata World Series of Poker.

Seguici sui nostri social:
Facebook
Twitter
Youtube
Instagram
SOCIALICON

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri social
Facebook
Twitter
Youtube
Instagram
SOCIALICON
Comparatore Poker

Senza deposito: Nessuna Promo

Con deposito: 20€ subito e un bonus del 300% fino a  €1.091 

Bonus Benvenuto: Vip Rewards


Aggiornamento istantaneo del Livello VIP per convertire i punti.

Senza deposito: Nessuna Promo

Con deposito: Bonus del 300% fino ad un massimo di €1200

Senza deposito: Nessuna Promo

Con deposito: 300% fino a  €1.050 + €7 in Token e € 15 per altri giochi 

Senza deposito: €8 Gratis

Con deposito: Bonus del 100% fino a €1500 codice bonus SUPER15

Senza deposito: Nessuna Promo

Con deposito: Bonus del 100% fino a €1000 +5€ in Tickets +25 Free Spin