Le World Series di quest’anno saranno ricordate anche per il nervosismo che ha spesso accompagnato i giocatori al casinò. Più di una volta si è sfiorata la rissa. Qualche volta è persino accaduto.
Le World Series di quest’anno saranno ricordate anche per il nervosismo che ha spesso accompagnato i giocatori al casinò. Più di una volta si è sfiorata la rissa. Qualche volta è persino accaduto.
Le World Series di quest’anno saranno ricordate anche per il nervosismo che ha spesso accompagnato i giocatori al casinò. Più di una volta si è sfiorata la rissa. Qualche volta è persino accaduto.
Gli ultimi due giocatori di poker a dar segnali di grosso nervosismo sono stati Daniel ‘jungleman12’ Cates e Doug ‘WCGRider’ Polk. I due sono da sempre rivali ai tavoli di poker high stakes online e si sono ritrovati seduti allo stesso tavolo durante il Big One for One Drop, il torneo di poker delle WSOP dal buy-in da $1 milione vinto da Dan Colman, altro grinder di poker online.
Quando Polk è entrato in sala, si è accomodato al tavolo dove era già seduto Dan Cates. E l’aria si è subito fatta pesante. Jungleman infatti lo ha subito salutato con un caloroso “sei una testa di ca**o“. Provocazione alla quale WCGRider ha risposto lanciando una provocatoria sfida: “ora, a qualsiasi gioco tu voglia, in heads-up“.
A smorzare i toni ci ha provato Jason Mercier, scherzando sulla rivalità tra i due. Ma i suoi interventi ironici sono stati ignorati dai due avversari che hanno continuato a stuzzicarsi in maniera poco simpatica. “Sei più forte perché una volta sei riuscito a battermi – ironizza Cates – poi vai dicendo che ti ho coachato per sole tre ore quando sono state molte di più. sei un cog****ne“.
A quel punto Polk gli risponde in maniera seccata mettendo in ballo addirittura la madre di Daniel. I giocatori al tavolo a quel punto si irrigidiscono, pronti a scattare per fermare i due, destinati a quanto pare a darsele di santa ragione. Ma stranamente Dan Cates minimizza le ultime parole del rivale, confermando a Mercier che effettivamente sua madre l’aveva chiamato per complimentarsi con lui.
Finito il torneo, male per entrambi i giocatori eliminati nel Day1, jungleman12 ha considerato “un pazzo” chiunque giochi un torneo da $1 milione senza vendere un minimo di quote per ammortizzare la spesa. Chiaro riferimento a Doug Polk che il giorno prima si era vantato di giocare il Big One interamente di tasca sua.
La guerra tra i due sembra solo all’inizio. Speriamo solo che continuino a controntarsi ai tavoli di poker e senza mai trascendere nella rissa fisica a tutti gli effetti.