È il recordman di braccialetti vinti, con ben tredici successi alle WSOP dal 1989, anno del suo primo successo, ad oggi. Quest’anno però non è stato dei migliori per lui, nemmeno nel Main Event, buttato via con un tentativo di bluff.
È il recordman di braccialetti vinti, con ben tredici successi alle WSOP dal 1989, anno del suo primo successo, ad oggi. Quest’anno però non è stato dei migliori per lui, nemmeno nel Main Event, buttato via con un tentativo di bluff.
È il recordman di braccialetti vinti, con ben tredici successi alle WSOP dal 1989, anno del suo primo successo, ad oggi. Quest’anno però non è stato dei migliori per lui, nemmeno nel Main Event, buttato via con un tentativo di bluff.
Non sono state, in totale, delle WSOP da buttare per Phil Hellumth che ha collezionato altre sette bandierine per un totale di oltre $200k incassati. Due final tables raggiunti ed un torneo chiuso al secondo posto, sfiorando la 14esima vittoria di un braccialetto, quando Ted Forrest lo ha battuto nell’heads-up del $1.500 Seven Card Razz.
Ci ha così provato, come tutti, a fare qualcosa di buono al Main Event. Ma il suo torneo si è concluso ben lontano dai premi, nel corso del Day2C, quando un bluff male orchestrato gli è costato la gran parte dello stack.
Si era sui bui da 500/1.000 con ante di 100 ed il giocatore dal cutoff rilancia. Hellmuth tribetta dallo small blind, il giocatore dal cutoff rilancia ancora in four-bet e Phil chiama. Flop con A-J-6 con due carte a quadri ed il suo avversario va in continuation bet per 8.500. Hellmuth check-raisa per 22.000 e l’avversario chiama. Entrambi i giocatori chiamano sul K di picche al turn. Sul K di quadri che scende al river “Poker Brat” esce puntando per 33.000 chips ma per tutta risposta il suo avversario rilancia all-in per gli ultimi 12.000 gettoni rimasti ad Hellmuth.
A questo punto il 13 volte campione del mondo di poker live pensa per poco meno di un minuto prima di gettare la sua mano. Dopo poco Phil va all-in con A3 ma trova un avversario a chiamarlo, ed eliminarlo, con AJ.
Si saprà dopo che la mano di Hellmuth con la quale ha compromesso il suo Main Event era un improbabile 10-3 off. Lo stesso Hellmuth ha scritto su Twitter: “mi sono eliminato da solo dal Main Event WSOP mettendo troppe chips in una mano in completo bluff. Del resto con i bluff sono arrivato fino a lì. Chi di spada ferisce di spada perisce.“
La cosa che lascia stupiti in questa occasione è che, almeno per questa volta, Phil Hellmuth non ha dovuto prendersela a male contro il solti “stupido nord-europeo” o un “pazzo francese” che puntualmente fanno sbollire di rabbia il giocatore statunitense. Questa volta se la prende solo con sé stesso, ma appare anche piuttosto indulgente, sebbene la sua mano sia da tutt’altro che giocata in maniera impeccabile.