PIW intervista Federico Butteroni, che ci racconta come stanno andando le sue Wsop 2016 fino ad oggi

Siamo ormai giunti al giro di boa di queste Wsop 2016 e per l’occasione abbiamo contattato Federico Butteroni, ottavo al main event lo scorso 2015, per raccontarci come sta andando lì a Las Vegas.

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Siamo ormai giunti al giro di boa di queste Wsop 2016 e per l’occasione abbiamo contattato Federico Butteroni, ottavo al main event lo scorso 2015, per raccontarci come sta andando lì a Las Vegas.

 

Federico Butteroni fino ad ora ha conquistato quattro bandierine, superando già il bottino con cui chiuse la passata stagione. L’abbiamo dunque raggiunto nella frenetica notte di Las Vegas per farci un po’ il resoconto su questa sua prima parte di Wsop 2016, dove rimarrà fino alla fine, per un totale di due lunghi mesi di poker live.

 

Parto col chiederti se sei soddisfatto di queste tue wsop 2016 fino ad oggi.

 

Sono soddisfatto per aver fatto 5 itm su 13 tornei, purtroppo non si sono trasformate in deep run ma sappiamo bene che i tornei sono pieni di sliding doors e negli ultimi tornei non sono state favorevoli. C’è ne sono state due in particolare al Solsitcius quando mi cambiano di tavolo alla seconda pausa: dealer che aveva distribuito già la prima carta allo small e al big, chiedo di fermarsi per darmi la carta anche a me da utg + 2 quindi questione di secondi puri e su quella mano ho preso uno scoppio dove ero favorito al 90% e ho bustato. I tornei sono questi, pieni di montagne russe e difficile creare aspettative troppo grandi, l’unica cosa che si può fare… cercare di giocare sempre al meglio.

 

Quali sono le differenze che riscontri tra l’anno scorso e quest’anno? Senti più pressione su dite oggi, visto il tuo ottavo posto al Main la passata stagione?

 

Si, ovviamente sono cambiate parecchio cosa. L’anno scorso non mi conosceva nessuno, oggi invece alcune persone mi riconoscono, mi salutano, vogliamo scambiare due chiacchiere, bere un drink insieme, ed è un attimo più difficile concentrarsi sul gioco. Le pressione tuttavia non le sento, in quanto le Wsop per me non sono una sfida contro qualcuno e non devo dimostrare nulla a nessuno. Penso che si possa fare profitto in totale tranquillità, sia giocando i tornei sia cash game, naturalmente fare un buon risultato non è semplice in quanto la varianza conta sempre tanto. Ma è ancora lunga e uno ci prova fino alla fine.

 

Federico Butteroni

Quali altri tornei oltre al Main hai intenzione ancora di giocare? E oltre alle wsop stai giocando altro e come sta andando?

 

Giocherò da venerdì tutti i tornei hold’em tranne i One Drop che partiranno prima del main. Spero ovviamente di fare bene e di centrare un tavolo finale. Inoltre si sto giocando altro oltre le Wsop, giusto un po’ di cash game, dove era partito bene nelle prime settimane. Nell’ultima sessione ho avuto invece un po’ di bad run, ma tutto sommato sta andando bene, sono soddisfatto. Poi qui a Vegas è dura resistere ai ritmi della città. E’ una città unica, a parte, dove fai orari assurdi, e starci due mesi è davvero dura e fa abbastanza strano. Tra l’altro è l’opposto di città che piace a me.

 

Hai fatto un selfie con Neymar, hai avuto modo di fare due palleggi con lui, sai in rete c’è un suo video dove palleggia con un poker pro.

 

Si, stava facendo un sit & go con gli amici, ma non ho voluto disturbarlo più di tanto. Gli ho fatto qualche domanda e poi gli ho chiesto una foto. Palleggi? non me la sono sentita, non volevo far fare brutta figura all’Italia, magari ci penserà qualcuno più skillato.

 

Finita la fatica delle wsop che programmi hai?

 

Finite le Wsop, sarò stanchissimo e a livello di poker penso proprio che mi prenderò una pausa. andrò una o due settimana a mare nel Salento, dove mi rilasserò a dovere. Poi di sicuro non mancherò l’evento di settembre che si giocherà a Campione, sponsorizzato da Snai, il Wsop Circuit. Un bel evento dove si tornerà a respirare aria di Wsop sicuramente.

 

Ultimissima, secondo te il poker made in Italy è ancora un passo indietro rispetto ad altre nazioni? Abbiamo troppi pochi giocatori che possono competere ad alti livelli, come te lo spieghi?

 

Guarda per come la vedo io, ogni tanto al Bellagio vedo che ci sono italiani veramente forti a giocare partite alte, il top del poker mondiale. A loro non interessano i tornei, perché hanno un guadagno talmente alto al cash, che andare un torneo da mille dollari è -ev perché la varianza conta troppo. Al cash valori più rispettati. rispetto la loro scelta. non tutti giocano per la gloria, dunque non penso che siamo inferiore, ma è solo una questione di obiettivi.

 

Grazie Federico per la tua disponibilità e gl per i tuoi prossimi tornei.

 

Grazie a te e colgo l’occasione per salutare tutti gli amici dall’Australia, dall’Italia, e da tutte le parti del mondo, che ogni volta che gioco mi danno un in bocca al lupo, mi scrivono, insomma, sono veramente fantastici. Io in questo momento non posso rispondere a tutti perché sto giocando veramente tutto il giorno. Voglio inoltre fare un ringraziamento particolare a Snai che mi ha dato la possibilità di giocare queste Wsop sponsorizzate, per me motivo di grande onore.

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