Wsop, Luca Pagano: “Ogni volta torno a casa perdente, ma mi sento comunque il più furbo poiché gioco solo il main”

E’ stato fra gli azzurri che hanno optato di giocare il day 1A del Main Event delle Wsop 2016. Luca Pagano però non è riuscito come Treccarichi e Carini ad approdare al day 2. Deluso, si è sfogato in un video blog.

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E’ stato fra gli azzurri che hanno optato di giocare il day 1A del Main Event delle Wsop 2016. Luca Pagano però non è riuscito come Treccarichi e Carini ad approdare al day 2. Deluso, si è sfogato in un video blog.

 

Un sempre più social Luca Pagano, quest’anno, ha optato di usare l’opzione diretta video di Facebook per documentare il suo Main Event delle Wsop 2016. Un video blog live che si è purtroppo concluso con un’eliminazione al day 1A, per mano del solito ‘omino random’, che ha mandato a casa a mani vuote l’azzurro.

 

Eliminato dal main, nel suo ultimo video blog sul main, Luca Pagano si è sfogato in diretta per l’out appena subito, e risposto alle domande dei suoi followers. Un’eliminazione che tuttavia è stata presa con il sorriso dall’azzurro, che nel video dice di non aver “mai sentito moltissimo le Wsop”, che comunque “Las Vegas è prima di tutto una ‘vacanza’ e che a parte la delusione e la rabbia, che si provano in qualsiasi altro torneo, uscire in malo modo in un evento del genere, con tanti iscritti, ci sta”. “Sono tornei dove trovi gente random, piuttosto che i vari pro. E va bene, anzi, è meglio. Dunque essere eliminati in malo modo ci sta, dà un po’ di noia ma va bene così, d’altronde è una vacanza”, dice Luca.

 

“Le Wsop si fanno una volta l’anno – continua Luca – e ogni volta torno a casa perdente, ma mi sento sempre il più furbo di tutti perché vengo qui solo per il main event, sono dunque fra quelli che perde di meno”. Una scelta che Luca però adotta solo da qualche anno, poiché se torniamo indietro nel tempo, a circa dieci anni fa, vediamo che il 5 luglio 2016 centrò un Itm in un evento Seven Card Stud e il 19 giugno 2008 un ITM in un evento No Limit da 1,500 dollari. Oggi ha dunque imparato che forse alle Wsop vale solo la pena giocarsi il main, spendendo ‘relativamente’ poco e sperando nel grande colpaccio.

Luca Pagano (Main, Wsop 2013)Luca Pagano spiega poi che per lui “Las Vegas significa sopratutto staccare la spina da tutto, principalmente dal lavoro, dunque affronto le Wsop con una testa un po’ diversa”. Aggiunge inoltre che se si vuole puntare a vincere un braccialetto, meglio farlo nei tornei mixed event, studiando bene le varie varianti del texas, poiché oramai nei classici tornei Hold’em, più o meno, tutti sanno come giocare, dunque la varianza è decisamente maggiore. Se invece ci si concentra in altri eventi, le possibilità sono maggiori.

 

Infine, Luca saluta i suoi followers spiegando i suoi prossimi impegni pokeristici, che saranno l’IPT di Saint Vincent e l’EPT di Barcellona, e mostrando al pubblico l’interno dell’Aria e la sua poker room. La sua è stata la tipica giornata di un giocatore di poker, “dove nove volte su dieci torni a casa con la coda fra le gambe”.

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