Le Wsop 2016 sono giunte al termine ed è tempo di bilanci per gli azzurri che hanno tentato di conquistare Las Vegas. Purtroppo una spedizione, quella azzurra, che è tornata a casa senza nessun braccialetto al polso.
Le Wsop 2016 sono giunte al termine ed è tempo di bilanci per gli azzurri che hanno tentato di conquistare Las Vegas. Purtroppo una spedizione, quella azzurra, che è tornata a casa senza nessun braccialetto al polso.
Le Wsop 2016 sono giunte al termine ed è tempo di bilanci per gli azzurri che hanno tentato di conquistare Las Vegas. Purtroppo una spedizione, quella azzurra, che è tornata a casa senza nessun braccialetto al polso.
Il 2015 non si è ripetuto, purtroppo. Lo scorso anno Max Pescatori di braccialetti per l’Italia ne vinceva addirittura due, mentre Federico Butteroni diventava il secondo player azzurro, dopo Filippo Candio, a centrare il final table del Main Event. Tavolo finale dove poi uscirà ottavo. Il 2016 invece si è concluso con zero vittorie e nessun arrivederci a ‘Novembre’ (ottobre se preferite).
E oggi che le Wsop 2016 sono terminate, bisogna fare i bilanci di quest’avventura. Qualcuno, anche senza aver vinto nessun braccialetto, sarà soddisfatto, altri invece meno. Qualcuno sperava di poter fare bene, di fare meglio rispetto al passato, e invece, c’è chi come Enrico Mosca, torna a casa con tanto rammarico per un’altra occasione sprecata.
“Ultime ore a Las Vegas – scrive su Facebook Enrico Mosca – non è andata bene come speravo, chiudo con 4 ITM non memorabili è soprattutto con il solito stop al day3 del Main Event. Mi resta la convinzione che il movimento poker in italia è rimasto fermo al 2013, mentre in altri paesi si è evoluto… spero riusciremo a ritrovare la via giusta anche da noi”.
Beh, forse effettivamente ancora non abbiamo fatto quel passo in avanti, che ci permette di stare al passo con nazioni del calibro di Gran Bretagna, Germania, Russia, Francia, Canada. Escludiamo ovviamente Stati Uniti, che alle Wsop è la nazione che vince sempre più di tutti, poiché mette in campo decisamente più giocatori. Ma nonostante ciò, anche gli USA sono un passo in avanti rispetto a noi.
Analizzando le ultime Wsop 2016, ovviamente escludente i braccialetti vinti (zero), vediamo che nella classifica delle vincite, l’Italia si è classificata 16esima, con un profitto pari a $1,317,565. Dietro Finlandia, Cina, Brasile, Bulgaria, Svezia, Spagna, Belgio, Francia, Russia, Australia, Austria, Canada, Germania, Regno Unito e ovviamente gli Stati Uniti.
Abbiamo fatto, per fortuna, decisamente meglio per quanto riguarda gli ITM, che quest’anno sono stati 135. Qui in classifica siamo al decimo posto, dietro solo a Austria, Australia, Brasile e alle solite nazioni come la Francia, Russia, Germania, Regno Unito, Canada e USA. Certo, rispetto a dieci anni fa, il movimento pokeristico italiano, di strada ne ha fatta tanto, però forse come dice Enrico Mosca, ci siamo arenati, mentre ora sarebbe il momento di fare quell’ultimo salto di qualità, che oggi solo pochi giocatori hanno fatto, vedi Mustapha Kanit.