Passate le polemiche innescate da alcuni politici contrari al poker online condiviso, l’argomento liquidità condivisa sembra essere caduto nel dimenticatoio. Ma non è cosi, chi di dovere sta lavorando per superare alcuni problemi sulla sicurezza e l’antiriciclaggio.
Passate le polemiche innescate da alcuni politici contrari al poker online condiviso, l’argomento liquidità condivisa sembra essere caduto nel dimenticatoio. Ma non è cosi, chi di dovere sta lavorando per superare alcuni problemi sulla sicurezza e l’antiriciclaggio.
Tutto tace sul fronte liquidità condivisa dopo le tante polemiche innescate nei mesi scorsi da alcuni politici, contrati alla liquidità condivisa. Un bene per chi sta lavorando alacramente, nella continua ricerca delle soluzioni da adottare per lanciare finalmente le prime partite internazionali di poker online.
Le grane da risolvere non sono poche. Quelle che più richiedono attenzione riguardano sicuramente le misure da adottare per la sicurezza dei giocatori e per la lotta al riciclaggio. Secondo alcuni addetti ai lavori ci sarebbero infatti delle incongruenze con la regolamentazione adottata degli altri paesi europei interessati alla condivisione del mercato.
Una voce però apertamente criticata da LOGiCO, associazione che rappresenta dieci tra i maggiori concessionari internazionali che operano nel mercato italiano del gioco legale online, che nei giorni scorsi ha pure emesso un comunicato stampa in merito:
“Dissentiamo fortemente con chi afferma tutto questo. Restiamo fiduciosi che i regolatori dei paesi interessati potranno fornire valide rassicurazioni sul fatto che tale rischio non sussista, e che in particolare lo standard delle rispettive misure antiriciclaggio, seppure operato con diversi strumenti da Paese a Paese, sia adeguato a garantire la sicurezza e la tutela dei giocatori italiani.
A ulteriore garanzia si ricorda che l’accordo siglato tra il regolatore italiano e le autorità francesi, spagnole e portoghesi specifica espressamente che la sua attuazione è condizionata al fatto che ‘non siano in vigore decisioni con cui gli stati delle Autorità abbiano esonerato operatori di poker online titolari di concessione dalle disposizioni nazionali che recepiscono la direttiva (UE) 2015/849’.
L’esplicita previsione di sottomissione alle normative antiriciclaggio dei concessionari di poker online indica chiaramente che tutti i regolatori coinvolti abbiano non solo verificato in modo approfondito la materia, ma abbiano espressamente già previsto, a maggior tutela, che gli Stati firmatari non possano esercitare alcun margine di scelta di regolazione sull’assoggettamento degli operatori ai doveri della Direttiva UE n. 2015/849 (IV Direttiva Antiriciclaggio), pena la decadenza stessa dell’accordo.
Garantire la compliance antiriciclaggio è una parte essenziale dei requisiti necessari all’ottenimento della concessione per il gioco online in Italia e lo stesso accade anche in Spagna, Francia e Portogallo, le nazioni che saranno interessate dalla liquidità condivisa. Gli operatori legali utilizzano appositi team specializzati e le più avanzate tecnologie per garantire il rispetto di tali misure, inclusi i processi previsti di KYC (Know Your Customer) e analisi dei flussi finanziari“.
Per LOGiCO quindi non c’è nessun problema. Ma allora perché tanto ritardo nel lancio? Una cosa è praticamente sicura, visto il periodo si riparlerà molto probabilmente di liquidità internazionale nelle prime settimane del nuovo anno! Non resta che aspettare…