Con un intervento a RadioPoker anche Fabrizio d'Aloia prende parte al walzer di dichiarazioni in merito al caso Scommettendo. Per lui, la chiusura della skin è il “risultato di una normale prassi contrattuale”. Ancora silenzio da parte di AAMS.
Il caso Scommettendo sta tenendo con il fiato sospeso parecchi utenti e se la skin dal suo sito lancia messaggi tranquillizzanti, l’unico fatto reale che rimane è che tutto quanto risulta ancora bloccato. Sull’argomento è recentemente intervenuto anche Fabrizio d’Aloia per conto di Microgame dichiarando che «[…] non abbiamo nulla da commentare di fronte a quanto è avvenuto, perché rientra in una normale prassi contrattuale – qualora il provider ravvisi, nella fattispecie, gli estremi di una situazione di gioco irregolare. Quindi sabato 14 gennaio abbiamo provveduto, con una decisione presa all'unanimità dal consiglio di amministrazione di Microgame, di notificare una serie di addebiti al concessionario Scommettendo Srl ed a provvedere la sospensione dei servizi».
La dichiarazione, rilasciata ai microfoni di RadioPoker, non lascia dunque spazio a dubbi alludendo a effettive irregolarità riscontrate a carico della Skin. «Ci auguriamo che il concessionario fornisca le dovute spiegazioni», continua D’Aloia «e che il tutto si chiarisca nel più breve tempo possibile affinché si possa riattivare il servizio a Scommettendo srl – proseguono da Microgame – per il resto non abbiamo null'altro da commentare se non che Microgame è impegnata attivamente nel monitoraggio delle attività di gioco e del rispetto dei rapporti contrattuali che la legano agli altri concessionari di servizio, nell'interesse dei giocatori, nell'interesse dei concessionari e nell'interesse del gioco sostenibile che esiste in Italia».
AAMS dov’è? Se è vero che l’Italia ha dovuto ripiegare sul poker punto it al fine di poter tassare in modo autonomo i pokeristi, vero è anche che in pura linea teorica l’ente preposto alla regolamentazione dei giochi online — AAMS, appunto — dovrebbe essere incaricato di monitorare e farsi garante della regolarità degli stessi. Non si capisce come mai, nell’ambito di una situazione così poco chiara, AAMS non abbia ancora preso una posizione in merito all’accaduto. Ricordiamo che, mentre sto scrivendo, sono tantissimi gli utenti ad avere i propri fondi bloccati nei conti della poker room. Forse, meriterebbero qualche attenzione in più.
Sperando che tutto si risolva nel migliore dei modi e che Scommettendo possa chiarire la propria posizione nei confronti di Microgame, ciò che comunque resta intatta è l’amarezza nel constatare solerzia — talvolta eccessiva — nell’oscurare i siti punto com (attività del tutto opinabile dal momento che, lo ricordo, non sono affatto illegali), contrapposta a dormite colossali quando invece il suo intervento sarebbe utile.
Dichiarazioni di Fabrizio d'Aloia VIA | GiocoNews