Ha suscitato clamore l'ennesimo caso di deal ad un torneo live, durante la 3a tappa del DeepStackPro a Nova Gorica. Il deal a 7 proposto da Ivo Donev e Max Rosa ha fatto discutere nel nostro forum, perciò diamo la parola agli organizzatori dello staff AssoGold.
Nel forum di PokerItaliaWeb si è acceso un dibattito molto interessante su questo argomento che divide sempre i giocatori. C'è chi non ha nulla in contrario ad un bel deal durante un importante tavolo finale e c'è chi invece detesta questo tipo di accordo. Ognuno spiega le proprie ragioni: da un lato i giocatori hanno il diritto di gestire come vogliono i propri soldi e possono anche fare in modo di anticipare la conclusione del torneo se sono stanchi o se ritegono collassata la struttura di gioco; dall'altro lato vengono meno degli importanti aspetti tecnici ed emotivi del torneo. Viene infatti a mancare un fase del torneo determinante e molto emozionante: il tavolo finale risulta praticamente falsato.
Abbiamo ascoltato le motivazioni di chi ha voluto il deal, attraverso una piacevole video-intervista con l'”avvocato del poker” Max Rosa. L'avvocato udinese ci ha spiegato che la struttura è stata ottima per tutto il torneo, ma i giocatori hanno preferito non giocarsi tutto con pochi colpi nel Final Table. Abbiamo accolto anche lo sfogo del PIWello Giacomo “JackBorius” Borin, uscito 8° in flip e beffato dunque da questo deal. Ma è sacrosanto ascoltare anche le parole dell'organizzazione dell'evento e dunque vi riportiamo di seguito l'intervento di un portavoce dello staff AssoGold.
Ciao a tutti, ci teniamo a precisare alcune cose sul deal che ha scatenato questa discussione. Premessa: i giocatori hanno tutto il diritto di decidere, se tutti in accordo tra loro, come ridistribuire il montepremi. Detto questo, ecco alcune considerazioni… Non è possibile da parte dell’organizzazione vietare il deal. Visto che nessuno può evitare che i giocatori si scambino il montepremi alla fine del torneo, non avrebbe senso vietarlo, solo per farlo fare di nascosto. Nel caso specifico dell’ultima tappa del deepstackPro, è stato fatto un deal che non può non lasciare alcuni dubbi sulla scelta fatta dai giocatori. Prima di tutto, a differenza di quanto avviene spesso in altri tornei con buy in bassi, si era rimasti in 7 giocatori alle ore 22 e 30, quindi il deal non è dipeso certo dall’orario. Nello specifico al momento del deal (inizio livello 28 40k-80k/5k con average 1.735.714 – M 11,2) il giocatore più corto aveva circa 1 milione di chip, mentre il chip leader era circa a 3 milioni di chip. All’inizio di un livello con M 11,2 NON si può considerare il torneo ingiocabile. Con un solo player out si sarebbe giocato 6 left a M 13,5. ( M 16,8 con 5 left) Inoltre è stato fatto un deal sul 97% del montepremi rimasto del torneo (70.600 euro su 73.100) annullando di fatto il tavolo finale. Ma troviamo che la cosa più curiosa sia avvenuta a 2 left: dopo aver fatto deal sul 97% del montepremi, si è diviso anche il 3% rimanente prima di giocare un heads up con M 40,5!! Il fatto che il promotore di entrambi i deal sia di gran lunga il giocatore più vincente ed esperto del tavolo finale ci lascia qualche dubbio che il vero oggetto del contendere non siano le strutture dei tornei (almeno non in questo caso), ma gli aspetti personali dei giocatori. Per quanto ci riguarda continueremo ad organizzare tornei a basso buy in con strutture garantite, per dare la possibilità a tutti di giocarsi fino in fondo le proprie carte. Se poi i giocatori, in accordo tra loro, vorranno fare dei deal, come detto nella premessa, hanno tutto il diritto di farlo.