Il poliedrico Mario Adinolfi, noto giornalista e anche pokerista, da poco più di un mese è deputato alla Camera e tra le sue prime battaglie spicca quella per il poker live. Come prevedibile però, Adinolfi ha subito numerosi attacchi e critiche.
Il poliedrico Mario Adinolfi, noto giornalista e anche pokerista, da poco più di un mese è deputato alla Camera e tra le sue prime battaglie spicca quella per il poker live. Come prevedibile però, Adinolfi ha subito numerosi attacchi e critiche.
Il poliedrico Mario Adinolfi, noto giornalista e anche pokerista, da poco più di un mese è deputato alla Camera e tra le sue prime battaglie spicca quella per il poker live. Come prevedibile però, Adinolfi ha subito numerosi attacchi e critiche.
Per chi non lo conoscesse, il romano Mario Adinolfi è un personaggio noto in diversi campi per le sue molteplici attività: alla fine degli anni ottanta iniziò la sua carriera di giornalista, prima sulla carta stampata, poi anche in tv e sul web, dove è diventato un blogger molto apprezzato. Nel frattempo ha coltivato anche la sua carriera politica nel centrosinistra, partendo dalla Democrazia Crisitana fino ad arrivare all'odierno Partito Democratico.
Dal 13 giugno 2012 il vulcanico Adionolfi è entrato alla Camera dei deputati, prendendo il posto di Pietro Tidei che è stato eletto sindaco di Civitavecchia, facendosi notare presto per i suoi modi anticonformisti. Il cavallo di battaglia del neo-deputato Adinolfi è stato fin da subito la legalizzazione del poker live, che da troppi anni è una questione lasciata in sospeso. Sì, perchè Adinolfi è anche un giocatore di poker ed è fiero di esserlo, come dimostra la sua straordinaria tenacia nel difendere questo gioco di fronte al grande pubblico.
Adinolfi può vantarsi di essere stato il primo italiano a centrare un tavolo finale del World Poker Tour: accadde a Venezia nel 2009, dove arrivò sesto per quasi 67mila euro di premio. Nel 2011 il bis al WPT di Vienna: quarto posto e oltre 115mila euro intascati in questo caso. Nel curriculum di Adinolfi anche due ottimi piazzamenti all'EPT nel 2011, a Barcellona e a Berlino. Tutto questo grazie alle sponsorizzazioni che gli hanno permesso di giocare ad altissimi livelli con i più grandi campioni del mondo.
La battaglia parlamentare del pokerista Adinolfi ha suscitato purtroppo commenti negativi e inevitabili da parte di chi non conosce il nostro amato gioco e lo reputa un comune gioco d'azzardo. In particolare, l'Espresso di Repubblica si è scagliato più volte contro il povero Adinolfi, facendo della triste ironia soprattutto sulla sua passione per il poker e sul suo look. Nel nostro forum è nata una interessante discussione a proposito, che vi invitiamo a leggere e alla quale ha preso parte lo stesso Mario, deciso più che mai a portare avanti le sue idee.
Mario ha invitato tutti i pokeristi a reagire: “Questa mia presenza alla Camera può essere una grande occasione. Subirò ancora aggressioni, ma avremo più opportunità per spiegare. Possiamo tutti insieme come movimento pokeristico avviare un percorso di crescita nella consapevolezza dell'opinione pubblica di quel che siamo in realtà e di quel che vogliamo per il bene non solo nostro ma di tutto il Paese: penso ad esempio ai posti di lavoro che si creerebbero grazie alla regolamentazione del poker live. Dobbiamo però decidere di comunicare con tutti, anche a costo di scontare l'iniziale inevitabile diffidenza. Imparando a non insultare mai i media quando pure ci insultano. Dobbiamo usare i media per spiegare.”
Naturalmente tutti noi di PIW vogliamo esprimere la massima solidarietà a Mario per gli attacchi gratutiti e infondati da lui subiti. Gli auguriamo naturalmente di riuscire ad ottenere il massimo da questa nuova situazione e ognugno di noi può contribuire nel suo piccolo. La diffidenza della gente comune è difficile da battere, ma possiamo e dobbiamo provarci per il bene di tutto il movimento pokeristico italiano. Mario ci mette la faccia, ormai da tanto tempo, ed è giusto fare come lui.