Proseguono i lavori dell'AAMS e dell'ARJEL, che ormai da tempo stanno collaborando nell'ottica di armonizzare i due mercati del gioco online. Ieri, i rappresentanti dei due organi si sono incontrati nuovamente a Roma per discutere di diversi argomenti.
Tra i punti in discussione la possibilità di creare una liquidità internazionale alle modalità di prevenzione dei rischi legati al gioco d'azzardo. Durante la riunione si è parlato anche di frode e di riciclaggio di denaro, passando per lo scambio dei dati relativi ai rispettivi mercati, e di poker online, naturalmente, anche se ciò che è emerso è ancora alquanto nebuloso.
E partiamo proprio dall'argomento che più ci interessa in questa sede, ovvero la possibilità di veder nascere un bacino d'utenza internazionale nel poker online. Luigi Magistro, direttore dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, ha ammesso come se ne stia già discutendo, dal momento che le norme italiane e quelle francesi sono molto simili. Magistro però ha sottolineato la difficoltà di questo percorso, dichiarando come al momento non sia possibile dare una tempistica sull'effettiva attuazione del progetto.
Gli ha fatto eco il suo alter-ego francese, Juan Francois Villotte, presidente dell'Autorité de Régulation des Jeux En Ligne, che ha definito “delicata” la questione di un mercato comune nel poker online, aggiungendo però che l'ARJEL nel 2013 chiederà al Governo di effettuare alcune modifiche all'attuale legge francese, in modo da rendere più facile tale eventualità. Villotte ha anche aggiunto che a dicembre ci sarà un incontro aperto ad altri tre paesi, e cioè Spagna, Portogallo e Germania.
Villotte, poi, ha spiegato quanto sia importante la collaborazione tra Italia e Francia, rimarcando i concetti già espressi da Magistro. A chi ipotizzava che i lavori tra i due paesi si limitassero a un livello puramente teorico, Villotte ha tenuto a rimarcare come invece la collaborazione sia anche e soprattutto a livello operativo, e vada oltre il poker online. Nell'incontro tra AAMS e ARJEL, infatti, si è parlato di tutto il settore dei giochi online a pagamento, scommesse e betting exchange inclusi.
Da quanto si evince, tornando sul discorso del poker online, possiamo concludere come i lavori per la creazione di un mercato comune a livello europeo, tra due o più paesi, sia ancora in una fase piuttosto embrionale. Se neppure i massimi dirigenti di AAMS e ARJEL hanno saputo dare una tempistica, significa che molto probabilmente, salvo eventi imprevedibili, questo processo sarà ancora molto lungo e travagliato.