Per Matteo Renzi le tasse sul gioco d’azzardo sono troppo basse

Ieri sera su Rai1 si è consumato il confronto finale fra il sindaco di Firenze Matteo Renzi e il segretario del PD Pier Luigi Bersani, prima del ballottaggio finale di domenica prossima. I due contendenti hanno parlato anche di gioco d'azzardo.

Home » Poker Live » Poker Italia » Per Matteo Renzi le tasse sul gioco d’azzardo sono troppo basse

Ieri sera su Rai1 si è consumato il confronto finale fra il sindaco di Firenze Matteo Renzi e il segretario del PD Pier Luigi Bersani, prima del ballottaggio finale di domenica prossima. I due contendenti hanno parlato anche di gioco d'azzardo.

Domenica prossima ci sarà il ballottaggio fra Matteo Renzi e Pier Luigi Bersani per decretare il prossimo candidato premier del Partito Democratico. I due contendenti si sono confrontati su i più disparati punti: economia, politica interna, politica estera e chi più ne ha più ne metta.


Durante il confronto è arrivato, da Matteo Renzi, un riferimento completamente inaspettato sul gioco d'azzardo. Queste le parole del candidato mentre si parla di un tema molto scottante, quello delle tasse: “[…] In questi anni abbiamo visto aumentare le tasse ai cittadini, ma lo stato ha diminuito le tasse a chi? A chi fa il gioco d'azzardo: nel 2002 erano 12 miliardi il totale del giro d'affari del gioco d'azzardo ed era 4 miliardi la tassazione perché era al 30%. Adesso siamo ad un valore complessivo di 80 miliardi (dati relativi al 2011, ndr) e la tassazione è appena a 8 miliardi, perché è l'unico settore in cui hanno abbassato le tasse. Ricuperiamo immediatamente quei 20 miliardi e mettiamoli in tasca al ceto medio […]”.


Matteo RenziPoco dopo si è passati alla lotta all'evasione fiscale e qui entra in gioco Pier Luigi Bersani, che con frasi abbastanza sibilline ha spiegato come intende ridurre l'evasione: “[…] si vede ad occhio: gira meno contante nel resto d'Europa […] se vogliamo combattere l'evasione tutti assieme, ci adeguiamo, a poco a poco, a non utilizzare i contanti […] secondo, bisognerebbe avere la tracciabilità di tutto […]”.


Le parole di Matteo Renzi, oltre ad avere un retrogusto di demagogia, non spiegano nulla dei problemi legati al gioco e del perché la tassazione sia così “bassa, ovviamente il riferimento va a lotto, slot, vlt, gratta e vinci, giochi di fortuna in generale e ovviamente a tutti i giochi da casinò compreso il poker. L'abbassamento della pressione fiscale è stata fatta per incentivare il gioco e per invogliare gli investimenti dall'estero, ma un aumento della tassazione potrebbe far collassare molte delle attività legate al gioco e potrebbe incentivare il gioco non legalizzato.


Le parole di Pier Luigi Bersani, su un piano puramente teorico, potrebbero essere giuste, anche se tutti ci ricordiamo i problemi che si sono avuti nei vari casinò italiani dopo che il limite per il pagamento in contanti è stato abbassato a 1.000€. I politici, in questo caso Bersani e Renzi, si dimenticano di dire una cosa: i costi delle transazioni tramite carta di credito in Italia sono fuori dal comune, quindi, prima di incentivare l'utilizzo del denaro digitale, si dovrebbe prima abbassare il guadagno delle banche.

Seguici sui nostri social:
Facebook
Twitter
Youtube
Instagram
SOCIALICON

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri social
Facebook
Twitter
Youtube
Instagram
SOCIALICON
© 2023 Pokeritaliaweb.org - Piw network srl - Codice Fiscale e Partita IVA: 04450280757 - Numero REA: 292720 - Via Cassala 55, 20143, Milano - Tutti i diritti sono riservati - info@pokeritaliaweb.org